venerdì, 15 Novembre, 2024
Ambiente

Tabacco, da BAT progetto pilota per una coltivazione più sostenibile

Sviluppare la digitalizzazione dei processi produttivi nel settore del tabacco, riducendo così l’impatto ambientale delle coltivazioni. È l’obiettivo di ‘A Greener Tomorrow Digital Project’, innovativo progetto pilota realizzato da British American Tobacco Italia in collaborazione con la startup campana JustOneEarth e l’organizzazione di produttori di tabacco Italtab, presentato nell’ambito dell’evento ‘A Greener Tomorrow: innovazione e sostenibilità per una tabacchicoltura più verde’, a Napoli. Il progetto nasce per rispondere all’esigenza di integrare soluzioni digitali per favorire la transizione green della filiera del tabacco. Esigenza che risulta chiaramente dallo studio ‘La filiera tabacchicola di BAT Italia e la sfida di a greener tomorrow’ – il primo sul tema – realizzato dal think tank Competere.eu: sebbene le aziende si stiano evolvendo in termini di rispetto ambientale, sono ancora molto indietro dal punto di vista della digitalizzazione.

Lo studio comprende una survey nella quale sono state coinvolte 115 imprese agricole aderenti ad Italtab, attraverso cui sono stati raccolti dati relativi ad una serie di indicatori ambientali: dalla gestione delle risorse idriche alla gestione sostenibile del suolo, dai consumi energetici ai rifiuti, dalle emissioni di gas serra alle emissioni di ammoniaca. Sebbene emerga uno standard soddisfacente rispetto ad alcune pratiche agronomiche, come la gestione del suolo (il 63,5% degli intervistati ha avviato azioni su questo fronte) e delle risorse idriche (98%), allo stesso tempo si registra la necessità di un cambio di passo rispetto alla voce ‘innovazione per la sostenibilità ambientale’. Meno del 15% delle aziende agricole ha, infatti, avviato processi di meccanizzazione e automazione per le varie fasi produttive, solo il 4% dichiara di utilizzare robot e droni e solo il 7% ricorre a sistemi di monitoraggio e mappatura delle colture. Dati sostanzialmente in linea con quelli dell’agricoltura nel suo insieme, ma che confermano gli ampi margini di miglioramento del comparto. ‘Il nostro studio propone una nuova prospettiva sul tema dell’innovazione e della sostenibilità nella tabacchicoltura – dichiara Pietro Paganini, presidente di Competere.eu -. Per la prima volta in Italia, è stata condotta una ricerca ‘dal basso’ sugli investimenti e le iniziative che le aziende tabacchicole hanno implementato negli ultimi anni per migliorare i propri parametri di impatto ambientale e sociale. Abbiamo registrato un buon livello di attenzione rispetto alle pratiche di sostenibilità, ma servono maggiori strumenti a sostegno della filiera per agevolare nuovi investimenti, così come la cooperazione nel trasferimento tecnologico’.

Da queste evidenze si muove quindi l’impegno di BAT Italia ad accompagnare gli agricoltori verso più elevati standard di innovazione tecnologica e rispetto dell’ambiente nella coltivazione del tabacco. Per farlo si è rivolta alla start up JustOnEarth, che mette a disposizione il suo sistema di intelligenza artificiale per la decodifica dei dati raccolti dai satelliti ‘Sentinel’ dell’Agenzia Spaziale Europea, e ad Italtab, l’organizzazione di produttori di tabacco che riunisce 400 imprese agricole e 10.000 addetti tra Campania, Toscana, Umbria e Veneto, che ha coinvolto per la fase sperimentale il 30% dei suoi terreni. Prendendo nota, attraverso il monitoraggio satellitare, di numerosi elementi come variazioni climatiche, percentuale di umidità nell’aria e sul suolo, stato di salute, esposizione e localizzazione della pianta, JustOneEarth è in grado di suggerire in tempo reale procedure di innaffiatura e concimazione più eco-sostenibili, riducendo drasticamente l’utilizzo di acqua, nitrati di azoto e fitofarmaci. Tutto in linea con le più recenti strategie elaborate a livello comunitario, come il ‘Green Deal’ e la nuova PAC, fortemente incentrate sul tema della riduzione dell’impatto ambientale della produzione agricola al fine di raggiungere elevati standard di sostenibilità ambientale. ‘Consentendo ai coltivatori di avere dati, informazioni e raccomandazioni in tempo reale, si accelera la transizione verso un’agricoltura sostenibile sul piano ambientale, economico e sociale – dichiara Valentina Piccioli, CEO di JustOnEarth -. Siamo orgogliosi di mettere a disposizione di una larga popolazione di operatori agricoli dati che in passato erano appannaggio di pochi analisti’. Le informazioni, raccolte e rielaborate dall’algoritmo sviluppato dalla start up, saranno fruibili da tutti gli agricoltori associati ad Italtab attraverso una web app (unfuturomigliore.net), a cui potranno accedere per ridefinire in maniera più sostenibile le procedure di coltivazione. Gli agricoltori potranno, inoltre, fornire feedback personali, contribuendo così al miglioramento della metodologia di monitoraggio. Dalla survey di Competere.ue emerge anche un altro aspetto: l’assenza di strumenti di sostegno alla tabacchicoltura per migliorare i propri standard ambientali. Gli associati Italtab considerano, infatti, insufficienti (61,7%) o appena sufficienti (38,3%) gli incentivi pubblici erogati dalle Istituzioni competenti, e il 96,5% degli intervistati sarebbe molto stimolato ad investire in sostenibilità in presenza di maggiori incentivi. ‘Questo progetto conferma l’attenzione di BAT Italia per la tabacchicoltura italiana – dichiara Vincenzo Argo, presidente di Italtab -. L’implementazione di questa soluzione tecnologica nei campi consente alle nostre imprese di fare un passo in avanti importante in termini di digitalizzazione dei processi produttivi e di attenzione alla sostenibilità ambientale. Rinnoviamo l’appello a tutte le Istituzioni per un concreto supporto al settore tabacchicolo, per esempio creando condizioni più favorevoli ad acquisti pluriennali da parte delle multinazionali che, come dimostrato dallo studio, darebbero stabilità al comparto e dunque maggiore propensione ad investire in sostenibilità ambientale’. ‘L’investimento di BAT Italia per una maggiore sostenibilità ambientale nella coltivazione del tabacco va nella giusta direzione, che è quella di non lasciare soli gli agricoltori nel raggiungimento degli ambiziosi obiettivi di sostenibilità che pone il Green Deal – spiega Dino Scanavino, Presidente di CIA -. Questo vale ancora di più per gli addetti del settore tabacchicolo, che negli ultimi anni si sono dovuti misurare con la contrazione dei volumi di produzione e con l’incertezza dei programmi di acquisto. Gli investimenti degli attori economici della filiera non sono sufficienti. La politica di concerto con gli operatori del settore può trovare soluzioni appropriate per un comparto che da reddito e lavoro a decine di migliaia di operatori’.

‘Accogliamo con entusiasmo il progetto di BAT Italia e Italtab, che consentirà, ad una filiera già molto attenta alla sostenibilità, di ridurre ulteriormente la pressione sulle risorse naturali – commenta Rosario Rago, Componente giunta esecutiva Confagricoltura -. Questa iniziativa, che va anche incontro alle esigenze della produzione, affiancherà le imprese agricole nel rispondere alle nuove sfide, in primis quelle che riguardano la transizione ecologica e digitale. La tabacchicoltura nazionale è essenziale per la vitalità sociale ed economica di molte aree del Paese, in particolare per quelle interessate dall’iniziativa di oggi. Una politica più attenta per il comparto abbinata ad una fiscalità equa è necessaria per garantire la continuità dell’attività agricola e l’occupazione in questo comparto, strategico per i territori vocati’. Nello studio sono infine presenti anche diverse proposte di policy. Tra queste, l’istituzione di un tavolo di lavoro al MIPAAF sulla transizione ecologica dell’agricoltura italiana, l’elaborazione di politiche di sostegno diretto alle imprese della filiera tabacchicola, a partire da strumenti come il PNRR e la PAC, e l’intervento su condizioni di contesto, come la frammentazione fiscale nel settore del tabacco, che darebbero stabilità pluriennale al comparto, aumentando la propensione degli imprenditori agricoli agli investimenti in sostenibilità ambientale. Il progetto pilota e l’indagine conoscitiva si inseriscono all’interno della strategia globale di BAT orientata alla creazione di ‘A Better Tomorrow’, per i consumatori, i dipendenti, e le comunità in cui opera. ‘Per BAT il ‘futuro migliore’ è più verde, più consapevole, più equo e innovativo – dichiara Roberta Palazzetti, Presidente e AD BAT Italia e Area Director per il Sud Europa -.

In questa strategia si inserisce il nostro impegno per un’agricoltura più sostenibile, basata su occupazione di qualità, tutela dell’ambiente e innovazione. Con questo progetto, che interessa una filiera numericamente consistente e geograficamente distribuita su più territori, diamo il nostro contributo alla transizione ecologica dell’agricoltura italiana, portando nei processi di coltivazione dei nostri agricoltori uno strumento tecnologico all’avanguardia e di immediato impatto positivo da un punto di vista ambientale’. ‘Ringraziamo BAT Italia per aver scelto e premiato nuovamente l’agricoltura campana – afferma Nicola Caputo, Assessore all’Agricoltura della Regione Campania -. Un’iniziativa con cui la tabacchicoltura campana si candida ad essere un modello di riferimento per tutta l’agricoltura italiana.

Ho intenzione di operare in stretta sinergia con tutti gli attori di questa filiera, con l’obiettivo di dare un contributo verso la transizione ecologica e con l’impegno a sfruttare al meglio le opportunità offerte a livello comunitario’. ‘Il progetto presentato oggi è un esempio concreto di come le nuove tecnologie e la digitalizzazione possano giocare un ruolo chiave per favorire la transizione green di questa così come di altre filiere del settore primario – evidenzia il Sottosegretario alle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, Gian Marco Centinaio – L’obiettivo è garantire una sostenibilità che non sia solo ambientale, ma anche economica e sociale. Il nostro impegno va nella direzione di sostenere la filiera tabacchicola e di tutelare qualità e occupazione che sono punti di forza del Made in Italy, in un’ottica sempre più verde’. ‘Il comparto dell’agricoltura di qualità deve poter garantire cibo e materie prime a sufficienza per una popolazione in continua crescita e deve farlo impiegando in maniera intelligente le materie prime e assicurando prodotti salubri. L’innovazione e la sostenibilità sono gli strumenti per lavorare su questi obiettivi, portando a soluzioni che permettano di consumare meno acqua e suolo, ma anche diminuire l’impiego di fertilizzanti, pesticidi e fitofarmaci’, ha spiegato Chiara Braga, deputata Commissione Ambiente della Camera e Responsabile della Transizione Ecologica del PD.

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