In coerenza con le previsioni del Green Deal e della Nuova Agenda del Mediterraneo, il tema della digitalizzazione è stata oggetto di apposito approfondimento nella proposta di Strategia elaborata dalla Macroregione Mediterranea che ha dedicato a questo importante settore un apposito Pilastro.
È palese che potenziando la digitalizzazione e creando una struttura di telecomunicazioni si facilita le relazioni socio-economiche dell’intera area, oltre che i rapporti con le altre Macroregioni che hanno visto già approvata la loro Strategia.
Non essendo previsti stanziamenti ad hoc per il funzionamento delle Macroregioni, la fonte destinata ad alimentare i progetti, come ad esempio la creazione di un Osservatorio Permanente, con il compito di monitorare l’utilizzo delle nuove tecnologie comunicative in maniera lineare per tutti i Paesi delle varie Macroregioni, sono i bandi per l’accesso ai finanziamenti pubblici.
I vari progetti di ricerca e sviluppo nel campo delle telecomunicazioni, favoriscono di fatto un maggior coinvolgimento dei cittadini, europei e non, necessario per attuare il principio di sussidiarietà e la concreta partecipazione di tutti i cittadini che potranno in questo modo proporre soluzioni per affrontare e risolvere problemi comuni. Per realizzare tutto ciò la Macroregione Mediterranea, in attesa della formale approvazione della Strategia da parte degli Enti preposti, ha elaborato un serie di progetti nel campo della comunicazione, per favorire una corretta e capillare, informazione, via web e/o via etere, sui diritti dei cittadini e sulle potenzialità di sviluppo legate alla digitalizzazione.
Azione coordinata multimediale
L’azione coordinata multimediale costituisce quindi un importante fattore di interazione e integrazione per tutti i Paesi dell’area Mediterranea, le enormi potenzialità costituiscono il motore di sviluppo per i propri Cittadini ed esempio di sinergia nel mondo.
È da notare che nel bacino del Mediterraneo non vi è mai stato un reale, effettivo e innovativo strumento di crescita che abbia cercato di incidere sulle condizioni di vita socio-economiche dei cittadini. La nascita delle Macroregioni è stato un bel passo avanti per venire incontro a quel naturale bisogno di democrazia partecipativa indicata dalla stessa Unione Europea.
La strada ovviamente è ancora molto lunga ma necessaria, nella convinzione che, in particolar modo, la Macroregione Mediterranea avrà il compito più gravoso considerando le diverse culture ed il divario delle infrastrutture presenti, ma la grande necessità di dialogare, di confrontarsi e di crescere insieme, aiuterà a superare le difficoltà ed i limiti, colmando il gap creatosi a causa della mancanza di un coordinamento non politico ma di idee.
Quest’area vive ancora di luci ed ombre, più ombre con situazioni di degrado e con aree depresse tali da condizionare fortemente lo sviluppo dell’intero territorio. Pur avendo grandi potenzialità parliamo di storia, cultura, tradizioni con un patrimonio artistico e monumentale da far invidia, non riesce a dare ai propri cittadini una adeguata dignità di vita. Il modo per contribuire a sviluppare un modello di crescita nel Mediterraneo è quello di fornire strumenti di conoscenza e far circolare più velocemente e con maggiore intensità le informazioni. Il sapere è alla base dello sviluppo di un popolo.