“In tutti gli incontri che stiamo avendo sia con i paesi del Mediterraneo allargato, ma anche con i paesi dell’area Ue, noto grande disponibilità a dare una mano all’Italia sul fronte migratorio”. Così il ministro degli Esteri Luigi Di Maio, impegnato alle Nazioni Unite in occasione della 74ma Assemblea Generale Onu. “Sulla Libia – ha aggiunto – c’è tanto da fare. Se come paesi dell’Ue decidiamo di seguire la linea in Libia, che è la soluzione pacifica e democratica, allora poi tutti quanti con una voce dobbiamo operare”. L’errore, invece, sarebbe quello di “parteggiare per una delle parti”, perché “quando di entra nel gioco di stare da una parte o dall’altra si finisce in un modo o in un altro per creare squilibrio”.
Di Maio è stato impegnato in vari incontri bilaterali ed è intervenuto all’evento di alto livello sulla Siria. Uno dei focus di questa missione alle Nazioni Unite, è stato il rafforzamento dei rapporti internazionale. Se Donald Trump, infatti, ha detto che il futuro sarà “dei patrioti” e non del “globalismo”, un Paese come l’Italia sembra non avere alternative se non quella di aprirsi all’estero.
“Credo che l’Italia debba tutelare la propria identità e le proprie tradizioni – ha precisato Di Maio -. Ma siamo un Paese aperto che ha fatto del Made in Italy il suo biglietto da visita nel mondo”. Per questo il “futuro dell’Italia sta nel potenziale le proprie relazioni internazionali, anche commerciali. Ovunque vado godo di una reputazione enorme, ottima, grazie alle nostre imprese e alle cose che producono i nostri imprenditori: cose ben fatte, cose di buona qualità”.
Nelle scorse settimane, il commercio estero dell’Italia è diventato di esclusiva competenza del Ministero degli Esteri. E il focus sul Made in Italy si farà più importante. Interlocutori italiani, ha detto Di Maio, dovranno essere sempre di più dal lato commerciale Cina e India, “due grandi economie che vogliono mangiare cose buone e comprare cose ben fatte, cioè il Made in Italy”.
Senza dimenticare gli Emirati Arabi: “Investiremo tantissimo – ha continuato Di Maio – nei grandi eventi del mondo per promuovere i nostri imprenditori e le nostre imprese”. In questo contesto “Expo2020 a Dubai sarà una grande opportunità”. Il tema sarà quello della sostenibilità, “dove abbiamo tantissime aziende all’avanguardia”. Il mese prossimo, a un anno esatto dal lancio dell’evento di Dubai, Matera accoglierà una delegazione emiratina. La città, capitale europea della cultura 2019, sarà protagonista “con un grande evento per promuovere la nostra cura del rispetto dell’ambiente e per promuovere nuovi scambi commerciali con gli Emirati Arabi”.
Non è mancata una frecciatina a Matteo Salvini. L’ex partner di governo e leader della Lega, ieri era stato molto critico con Conte e Di Maio dopo il risultato ottenuto nel summit di Malta sul fronte migratorio. “Io capisco il nervosismo di Salvini, perché ricordiamoci sempre che lui era ministro dell’Interno, ha deciso lui di buttare giù tutto, ha deciso lui di isolarsi all’opposizione: mi dispiace che si sia ridotto così”.
Per Di Maio “è lui che ha creato questo boomerang contro se stesso e contro la Lega”. La cosa positiva “è che sia sui ricollocamenti in altri Paesi europei sia sui rimpatri, e lo vedrete nelle prossime settimane, faremo più di lui. E forse non ci voleva molto”. Poi, un passaggio sull’ambiente. “Io starò sempre dalla parte dei ragazzi, credo abbia fatto bene il ministro dell’Istruzione Fioramonti a chiedere agli insegnanti di giustificare l’assenza dei ragazzi che sono andati in piazza a manifestare per il climate change”. I governi “devono ascoltare molto di più questi ragazzi. Anche noi”. In conclusione, un monito forte al Pd sul taglio ai parlamentari. “Mercoledì c’è la conferenza dei capigruppo per decidere quando si calendarizzerà – ha spiegato Di Maio. Su questo ci aspettiamo dal Pd lealtà. Non vogliamo ritardi, dimostriamo agli italiani che questo governo ha come primo obiettivo di tagliare 345 parlamentari della Repubblica per sempre”.