Acquisto di prodotti biologici, una corsa che tocca il valore record di 10 miliardi. Gli italiani scelgono prodotti che fanno riferimento all’ambiente dal “sostenibile” al “riciclabile”, dal “biologico” al “100% naturale”. L’analisi è fatta dalla Coldiretti su dati dell’Osservatorio Immagino relativi al 2020. Crescita, orientamenti, e prospettive diffusa in occasione dell’apertura del Sana di Bologna, il Salone Internazionale del Biologico e del Naturale dove la Coldiretti è presente al padiglione 25, stand C31.
Il post emergenza
La svolta del Covid con più di un italiano su quattro che nel tempo della pandemia si è orientato verso prodotti ecofriendly di qualità.
Primi per consumi bio
“Un trend reso possibile dal fatto che”, sottolinea la Coldiretti, “l’Italia è diventata il Paese più green d’Europa grazie alla leadership per numero di aziende agricole impegnate nel biologico nella Ue, al
primato per specialità ad indicazione geografica riconosciute con 316 Dop/Igp/Stg, 415 vini Doc/Docg e 5266 prodotti tradizionali regionali censiti e alla più grande rete di mercati contadini di vendita diretta a
km zero”.
Prodotti a km 0
Acquistare prodotti a chilometri zero, secondo la Coldiretti, è un sostegno all’economia e all’occupazione locale ma anche un segnale di attenzione al proprio territorio e alla tutela del paesaggio e dell’ambiente. Con un impatto anche sulla riduzione dello spreco alimentare. “Perché i cibi in vendita sono più freschi e durano di più”, fa presente la Coldiretti, “e perché non devono percorrere lunghe distanze con le emissioni in atmosfera dovute alla combustione di benzina e gasolio”.
Filiera corta Non a caso sono saliti a 30 milioni gli italiani che fanno la spesa dagli agricoltori almeno una volta al mese approfittando dei circa 1200 mercati di Campagna Amica sia all’aperto che al chiuso. “Si ha una varietà di prodotti che”, spiega la Coldiretti, “vanno dalla frutta alla verdura di stagione, dal pesce alla carne, dall’olio al vino, dal pane alla pizza, dai formaggi fino ai fiori”.
Crollo dei pesticidi Le vendite di pesticidi in Italia sono crollate di circa di in terzo nell’ultimo decennio in controtendenza rispetto agli altri grandi Paesi produttori come la Spagna e la Germania dove il consumo di pesticidi cresce mentre in Francia la riduzione è di poco superiore al 10%, secondo le elaborazioni Coldiretti su dati Eurostat. “Il risultato per i consumatori è che i cibi e le bevande stranieri sono sei volte più pericolosi di quelli Made in Italy”, sottolinea la Confederazione, “con il numero di prodotti agroalimentari extracomunitari con residui chimici irregolari che è stato pari al 5,6% rispetto alla media Ue dell’1,3% e ad appena lo 0,9% dell’Italia.
Leader nella biodiversità
L’Italia, evidenzia ancora la Coldiretti, è leader anche nella biodiversità con 504 varietà iscritte al registro viti contro le 278 dei francesi e su 533 varietà di olive contro le 70 spagnole.
“In un Paese come l’Italia che è leader in Europa nel numero di imprese impegnate nel biologico occorre approvare subito la legge nazionale che prevede anche l’introduzione di un marchio per il bio italiano per
contrassegnare come 100% Made in Italy solo i prodotti biologici ottenuti da materia prima nazionale”, commenta il presidente della Coldiretti Ettore Prandini che sottolinea come Il provvedimento “sostenga anche l’impiego di piattaforme digitali per garantire una piena informazione circa la provenienza, la qualità e la tracciabilità dei prodotti con una delega al Governo per rivedere la normativa sui controlli e garantire l’autonomia degli enti di certificazione”.