venerdì, 5 Luglio, 2024
Economia

Italia e Germania, primi per produzione manifatturiera

Forum di Confindustria. Stefan Pan: insieme su ambiente e innovazione.

Germania e Italia a braccetto sul podio dei primi due paesi per produzione manifatturiera in Europa. A sottolineare i meriti dei due Paesi è il Delegato del Presidente di Confindustria per l’Europa, Stefan Pan in occasione del dell’11° Forum Confindustria – BDI, la Confederazione delle industrie tedesche.

Italia-Germania in sinergia “Il nostro lavoro comune”, osserva Pan, “è fondamentale per realizzare una nuova e più forte identità europea, che consideri l’industria per quello che realmente è: motore di sviluppo, creazione di benessere e di integrazione sociale per ridurre le disuguaglianze, in una fase di snodo determinante per rilanciare l’economia dopo il Covid”. Il confronto nel Forum si è concentrato sulla strategia energetica europea, le proposte sull’economia digitale e le regole sulle infrastrutture transeuropee di trasporto. “Siamo davanti a due rivoluzioni, la transizione energetica e quella digitale”, afferma Stefan Pan. “L’Ue sta varando la nuova strategia energetica con il pacchetto Fit-for-55 insieme al Green Deal, e sono in via di definizione le proposte legislative per sviluppare l’economia digitale. Cambiamenti profondi che si incrociano con il Next Generation Eu e l’attuazione dei Piani di ripresa e resilienza nei vari paesi, le nuove regole sulle infrastrutture transeuropee di trasporto, gli equilibri internazionali, a cominciare dai rapporti con Usa, Cina e Russia e il rilancio del multilateralismo. Per questo”, aggiunge il Delegato del Presidente di Confindustria per l’Europa, “serve un’Ue forte, che dialoghi alla pari con le economie delle altre macroaree mondiali”.

Ambiente, strategia comune Tuttavia, osserva Stefan Pan, “il risultato di queste grandi sfide può tradursi in un’Europa più forte e competitiva, oppure il rischio è che si riveli un boomerang. Il Green Deal, ad esempio, deve essere una vera transizione, non uno shock per il sistema imprenditoriale”.

Incentivare l’innovazione “Sebbene l’Italia sia leader nell’economia circolare, a riprova dell’impegno del sistema industriale italiano per la sostenibilità. L’Europa rappresenta il 9% delle emissioni di CO2. Bisogna conciliare le ambizioni con il realismo. E spiegare, a chi si immagina un’Ue post-industriale, che l’industria è la soluzione e non il problema, e che un manifatturiero forte è fondamentale per lo sviluppo dei servizi. Per questo”, fa presente il Delegato del Presidente per l’Europa, “occorre rivedere le regole degli aiuti europei, aumentare la quota di investimenti pubblici e privati: l’Italia dovrebbe investire per la transizione energetica 600 miliardi, il Pnrr ne mette a disposizione 70”.

Ue mercato più ricco al mondo Criticità, queste, condivise dagli industriali tedeschi: “La pandemia ha messo ancora più in evidenza la nostra dipendenza dall’estero su produzioni essenziali, che vanno riportate in Europa”. Altro tema cruciale secondo il Delegato del Presidente è il digitale: “dobbiamo realizzare un cloud europeo con l’obiettivo di avere una sovranità dei dati in Europa. Un traguardo su cui Confindustria è impegnata in prima linea, anche attraverso il dialogo con i colleghi tedeschi”. “La digitalizzazione è fondamentale per stimolare la ricerca e l’innovazione, rendere più efficiente la PA, per la competitività del mercato interno, il cui funzionamento va rafforzato”, conclude Stefan Pan, “L’Ue è il mercato più ricco del mondo, quindi, serve implementare le quattro libertà fondamentali, libera circolazione di merci, persone, servizi e capitali”.

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