Il Registro Italiano Donatori di Midollo Osseo è arrivato a contare 558.000. Ma c’è la necessità di reclutare nuovi giovani volontari, perché solo un donatore su 100mila è compatibile con chi è in attesa di trapianto.
Fino al 29 settembre in 180 le piazze su tutto il territorio nazionale: volontari medici e personale sanitario del Servizio Sanitario Nazionale scenderanno in campo per Match It Now torna la campagna di sensibilizzazione dei giovani tra i 18 e i 35 anni sulla donazione del midollo osseo e delle cellule staminali emopoietiche.
L’iniziativa, patrocinata da Ministero della Salute e Coni, è promossa dal Centro Nazionale Trapianti, dal Centro Nazionale Sangue, dal Registro Italiano Donatori di Midollo Osseo, dalla Federazione Admo, dalla Federazione Adoces e dall’Associazione Adisco.
Come avvenuto nel corso della precedente edizione, molte città illumineranno di rosso un monumento o una piazza per richiamare l’attenzione sul tema. Infine saranno disponibili sul sito anche i dati aggiornati in tempo reale dei donatori che si iscriveranno al Registro nell’arco della settimana. Per comprendere meglio i termini della questione abbiamo rivolto qualche domanda al Direttore del Registro Italiano Donatori di Midollo Osseo, Nicoletta Sacchi.
Dottoressa Sacchi, quanto è importante donare il midollo osseo?
“È fondamentale, perché ogni anno in Italia, e nel mondo, ci sono migliaia di persone, tra cui molti bambini, affette da malattie come, ad esempio, la leucemia, la cui unica possibilità di trattamento, cura e salvezza è il trapianto di midollo osseo. E per fare un trapianto ci vuole, necessariamente, un donatore”.
Il Registro Italiano Donatori di midollo osseo conta 558mila iscritti, ma solo 1 su 100mila è compatibile con i malati in attesa di trapianto. In che modo si può colmare questo gap?
“Aumentando il numero dei donatori dai 18 ai 35 anni iscritti al Registro e, quindi, i profili genetici disponibili nell’inventario può assicurare una chance di cura per quei pazienti, affetti da gravi malattie del sangue, che non trovano all’interno della famiglia un donatore compatibile”.
In concreto i giovani che aderiranno al vostro appello che cosa devono fare?
“Niente di particolare. Basterà sottoporsi a un semplice prelievo di saliva o di sangue e rispondere a qualche domanda sul proprio stato di salute per candidarsi. Il campione prelevato sarà analizzato presso i nostri centri e poi le caratteristiche rilevate verranno inserite nel Registro nazionale. Nello stesso archivio si trovano anche quelle di chi ha bisogno di un donatore”.
Dunque quando si trova una corrispondenza si procede?
“A questo punto si richiama l’aspirante donatore per verificare se è ancora disponibile e se è idoneo, nel senso che, nel frattempo, non ha contratto malattie. Quindi si procede ad un ulteriore test di compatibilità. Se l’esito è positivo, si va avanti con la donazione da un parte e il trapianto dall’altro”.
Perché siete alla ricerca di giovani?
“Perché tendenzialmente sono in buona salute. Non tutti, infatti, possono donare. Non lo può fare chi è affetto da malattie trasmissibili o croniche, diabete, cardiopatie. ecc. In genere chi può donare il sangue può donare anche il midollo…”.