Il Consiglio dei ministri ha dichiarato lo stato di emergenza in quattro regioni, Sicilia, Sardegna, Calabria e Molise, che ora attendono provvedimenti e ristori. La decisione difatti si tradurrà sicuramente in maggiori risorse per i territori colpiti, ma “significa soprattutto non lasciare soli quei cittadini che hanno avuto danni ingentissimi – ha spiegato su Facebook la ministra per gli Affari regionali Mariastella Gelmini -, che hanno perso la casa, l’azienda, il bestiame, i sacrifici di una vita. Stiamo lavorando anche all’interno della Conferenza Stato-Regioni per favorire una sinergia e una collaborazione per una prevenzione più forte in vista della prossima stagione”. Prevenzione perché la maggior parte degli incendi si è rivelato di origine dolosa: “Dobbiamo, evidentemente, prevedere sanzioni più pesanti per i piromani – ha ammesso la Gelmini -. Dobbiamo lavorare per mettere in sicurezza e per tutelare la nostra bella Italia”.
AIUTI ANCHE ALLE ZONE ALLUVIONATE DEL NORD
Stato di emergenza riconosciuto anche per le zone del Comasco, di Sondrio e Varese colpite duramente, alla fine di luglio, da un’eccezionale ondata di maltempo che ha causato danni ingenti. Oltre agli allagamenti, si sono verificate anche frane e smottamenti che hanno danneggiato gravemente strade ed edifici. “È un atto necessario che consentirà alle amministrazioni locali di ripristinare la normalità e di mettere in sicurezza il territorio – ha commentato Vannia Gava, sottosegretario alla Transizione ecologica -. Fenomeni di questo genere, secondo gli scienziati, saranno sempre più frequenti. Pochi mesi fa il governo ha previsto stanziamenti molto rilevanti per la messa in sicurezza del nostro territorio, il recupero di aree abbandonate e per consolidare e promuovere la realizzazione di edifici maggiormente resistenti. Grazie anche alle semplificazioni oggi è possibile intervenire rapidamente con risorse adeguate: bisogna fare presto, non sprecare anche questa occasione“.
LA FARNESINA LAVORA AL PIANO ITALIANO PER L’AFGHANISTAN
A seguire, il ministro degli Esteri Luigi Di Maio e il titolare della Difesa Lorenzo Guerini, hanno tenuto un’informativa sugli sviluppi della crisi in Afghanistan, alla luce dell’attentato all’aeroporto di Kabul. “Dobbiamo avere l’obiettivo di garantire un ruolo internazionale di primo piano per l’Italia sul dossier afghano”, ha detto Di Maio illustrando il ‘Piano italiano per il popolo afghano’, grato per le numerose manifestazioni di disponibilità ad aiutare il popolo afghano provenienti da Amministrazioni comunali, regionali ed espressioni del territorio. “Nelle prossime ore si concluderanno le operazioni di evacuazione, occorre ora elaborare la fase 2 – ha continuato Di Maio – con una prospettiva di breve e medio periodo, che dovrà avere natura ordinata, strutturata e strategica. La Farnesina è pronta ad avviare un Cabina di Regia Interministeriale sull’Afghanistan, “.