domenica, 22 Dicembre, 2024
Agroalimentare

Pomodoro. Coldiretti: raccolta bloccata, non ci sono camion. Trattori per il trasbordo dai campi

Non ci sono camion disponibili per trasportare miliardi di chili di pomodoro da conserva alle industrie di trasformazione proprio mentre l’afa assedia la penisola con temperature che sfiorano i 50 gradi. A sottolineare la crisi del pomodoro al sud è la Coldiretti.“Il 20% del prodotto è andato perso a causa del caldo torrido e della paralisi dei trasporti”, scrive la Confederazione, “che stanno facendo marcire il prodotto in campo mettendo a rischio una filiera di eccellenza del Made in Italy la quale esporta poco meno di 2 miliardi di euro di pummarola, passata e sughi in tutto il mondo”.

MANOVRE SPECULATIVE

Rispetto allo scorso anno, sono venuti infatti improvvisamente a mancare i mezzi e i conducenti necessari a trasferire il raccolto negli stabilimenti di lavorazione della Campania e della Puglia. “Senza peraltro che sia stato ancora possibile risalire alle ragioni”, sottolinea la Coldiretti che ha un sospetto, “Il timore è che dietro le difficoltà si possano anche nascondere manovre speculative per abbassare i prezzi pagati agli agricoltori, che rischiano di finire sotto i costi di produzione”. “Non a caso”, rivela la Coldiretti, “alcune industrie di trasformazione hanno già comunicato l’intenzione di abbassare le quotazioni rispetto a quanto pattuito”.

ATTACCO AL PRIMATO
Ma c’è anche il pericolo di aprire la strada all’arrivo di prodotto dall’estero con le importazioni di derivati del pomodoro che sono più che raddoppiate (+103%) nei primi quattro mesi del 2021, secondo

un’analisi Coldiretti su dati Istat.
Dinanzi a questa situazione Coldiretti è pronta a mobilitare i trattori per organizzare il trasporto del pomodoro, in una vera e propria corsa contro il tempo per evitare che l’intero raccolto vada perso o comunque deteriorato, peraltro in una annata già resa difficile dalla pandemia e dalle gelate dei mesi scorsi. “Con la vita delle imprese agricole a rischio”, ricorda la Coldiretti, “c’è il primato dell’Italia che è il primo produttore europeo di pomodoro davanti a Spagna e Portogallo e il secondo a livello mondiale subito dopo la California, con una filiera
che coinvolge circa 7.000 imprese agricole, oltre 90 imprese di trasformazione e 10.000 addetti”.

TRENTA CHILI A TESTA

I derivati del pomodoro sono il condimento più apprezzato dagli italiani che ne consumano circa 30 chili a testa all’anno a casa, al ristorante o in pizzeria secondo le stime della Coldiretti. “Ad essere preferiti, sono stati nell’ordine”, conclude la Coldiretti, “le passate, le polpe o il pomodoro a pezzi, i pelati e i concentrati”.

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