Cosa ci si poteva aspettare da criminali spietati come i Talebani? Non appena Stati Uniti e Nato si sono ritirati, hanno conquistato oltre dieci della 34 province, seminando il terrore. Nel giro di 3 mesi Kabul potrebbe capitolare. I negoziati di Doha sembrano ormai una farsa: i talebani dettano legge e non vogliono trattare col presidente Gahni. L’isolamento internazionale non li spaventa.
Le diplomazie internazionali per ora si limitano a far evacuare i loro cittadini dall’Afghanistan. I Paesi europei bloccano le espulsioni di immigrati afghani e si cerca di garantire al personale afgano che ha lavorato per le sedi diplomatiche di poter andare all’estero e sottrarsi alle inevitabili ritorsioni spietate di cui i talebani sono capaci.
L’iniziativa diplomatica di Biden
Ma nessuno sa come arginare l’avanzata senza ostacoli dei talebani. Da Washington un forte richiamo ai talebani a rispettare gli impegni assunti prima del ritiro degli Usa e della Nato. Un ritiro deciso da Trump e che Biden si è trovato a gestire. Oggi Trump cambia le carte in tavola e scarica su Biden responsabilità che sono state sue, quando annunciò, con grande superficialità e vanto che i soldati americani sarebbero tornati a casa.
L’amministrazione americana si trova di fronte ad una complicata crisi che sembra non avere una soluzione a portata di mano. Biden sta cercando di coinvolgere anche Russia, Cina e Paesi della Conferenza islamica per lanciare un segnale forte: nessun contatto o assistenza diplomatica sarebbe concessa ad un eventuale governo talebano.
Il doppio gioco dei talebani
Nel loro abituale doppio gioco i talebani continuano a recitare una farsa al tavolo delle trattative di Doha mentre in patria vanno all’assalto, forti della loro capacità militare che non torva ostacoli credibili nell’esercito e nella polizia del governo di Kabul.
Il rischio è che, azzerando 20 anni di tentativi di ricondurre l’Afghanistan ad una condizione di pacificazione interna, i talebani prendano il potere, instaurino un califfato e reprimano con violenza ogni libertà e conquista di civiltà conseguita in questi complessi anni, dopo l’11 settembre.
Difficile immaginare in che conto i talebani terrebbero una decisione del Consiglio di sicurezza dell’Onu o una decisione che mirerebbe a isolare l’Afghanistan nelle loro mani dal resto del mondo. E’ molto probabile che l’Afghanistàn, anche isolato, diventerebbe una nuova centrale del terrore e punto di riferimento per gli orfani dell’Isis.
Emergenza umanitaria
Grande preoccupazione per le conseguenze che tutto questo avrà sulla popolazione civile. Si profila un esodo in massa verso l’Europa che sarebbe impossibile gestire. Intanto i Paesi europei hanno sospeso l’espulsione di afgani irregolari che non possono essere rimandati in un Paese che sta per finire nelle mani dei talebani.