VENEZIA (ITALPRESS) – "Questa ondata ad oggi non ha replicato la storia inglese, non abbiamo un assalto all'ospedale, il virus c'è ma oggi possiamo dire che le modifiche sui nuovi parametri ci hanno dato ragione, con i vecchi parametri saremmo in zona arancione: siamo in una fase di convivenza con il virus". Così il Governatore del Veneto Luca Zaia in conferenza stampa. Zaia ha continuato ricordando come "il 95% di chi è positivo si cura a casa e solo il 5% ha necessità di ospedalizzazione". In Veneto sono 425 i positivi nelle ultime ore, con una incidenza di 3,20; 206 i ricoverati di cui 24 in terapia intensiva e 182 in area non critica e la maggior parte di loro sono soggetti non vaccinati; 2 i deceduti nelle ultime 24 ore. "Agosto sarà un mese interessato ad almeno un milione di vaccini disponibili: per chi vuole prenotarsi oggi, domani o dopodomani, abbiamo le agende aperte nella totale libertà – ha continuato Zaia – è possibile vaccinarsi anche il giorno di Ferragosto" mentre è presumibile che "a settembre e ad ottobre sarà caos". I vaccini attualmente inoculati in Veneto sono Pfizer e Moderna: "Astrazeneca non ce lo facciamo consegnare più" ha sottolineato il Governatore. Presentato oggi anche il nuovo piano di sanità pubblica in vigore in Veneto da domani, su delibera esecutiva di Giunta straordinaria: i tamponi da domani quindi saranno a pagamento per chi non ha un contatto diretto con un positivo oppure per chi non ha situazioni particolari di salute o per chi non appartiene a categorie particolari come per esempio i visitatori delle case di riposo. Le tariffe sono quelle nazionali quindi 8, 15, e 22€ ed i tamponi possono essere fatti nelle farmacie. "Il nostro sistema, se andassimo avanti con 50.000 tamponi al giorno, è a rischio crash" ha spiegato Zaia "ed inoltre toglie personale al sistema sanitario… questo provvedimento è quindi un allenamento con l'accordo nazionale e non è un provvedimento contro qualcuno ma una modifica del provvedimento nato come temporaneo in pandemia" ha concluso. A proposito dei medici che non vogliono vaccinarsi, che attualmente in Veneto sono circa 500, Zaia dice: "Spero che cambino idea, rimaniamo disponibili ad ascoltare tutti, cerchiamo di trovare una soluzione nel rispetto della libertà di questi cittadini che hanno deciso di non vaccinarsi e che non hanno un obbligo vaccinale nel proprio contratto di lavoro". Un accenno anche al green pass, che molti veneti hanno trovato difficoltà a scaricare: Zaia specifica che la certificazione della prima e della seconda dose del vaccino hanno lo stesso valore e che comunque "i gestori non sono lì per fare i poliziotti" riferendosi ai controlli nei ristoranti da parte dei ristoratori. (ITALPRESS). ban/tvi/red 09-Ago-21 13:52