BOLOGNA (ITALPRESS) – Saranno rimborsati fino al 100% i cittadini e le imprese del modenese per i danni subiti dall'esondazione del Panaro del dicembre scorso. Nonantola, la città più colpita dalla rotta, insieme a Campogalliano, Castelfranco Emilia e Modena potranno infatti contare su risorse certe e sufficienti a coprire le spese ammissibili per i danni subiti. Questo anche grazie al puntuale lavoro di ricognizione svolto dai tecnici dell'Agenzia regionale di Protezione civile e dalle amministrazioni comunali subito dopo l'alluvione. È quanto stabilito dal provvedimento approvato in queste ore dalla Giunta regionale che libera i bandi con i criteri e i termini per la richiesta dei risarcimenti. "Un risultato importante e per nulla scontato- affermano il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, e l'assessore regionale alla Protezione civile, Irene Priolo- che permetterà alle popolazioni già provate dal sisma del 2012 e poi colpite dall'alluvione dal 6 dicembre 2020, di ottenere il giusto risarcimento per i danni subiti". In sintesi, sono due i filoni di risarcimento frutto dei provvedimenti nazionali che hanno stanziato le risorse. Il primo può contare su 14,7 milioni di euro e riguarda 16 Comuni dell'Emilia-Romagna: Nonantola, Campogalliano, Castelfranco Emilia, Maranello, Modena, Pievepelago, Riolunato, Sestola e Vignola nel modenese; Gaggio Montano e Monzuno in provincia di Bologna; Baiso, Poviglio, Toano e Vetto nel reggiano. Il secondo, finanziato con parte dei 100 milioni stanziati con il Decreto sostegni bis recentemente convertito, è riservato invece a chi vive e opera nei 5 Comuni già colpiti anche dal sisma del 2012: Nonantola, Campogalliano, Castelfranco Emilia e Modena, nel modenese, cui si aggiunge Boretto nel reggiano. Proprio grazie a questo stanziamento ulteriore sarà possibile, come detto, coprire fino al 100% dei danni registrati. (ITALPRESS). fil/com 05-Ago-21 14:45