Praticamente la caduta del primo governo Conte ha dato ai deputati e ai senatori, il “liberi tutti”. Dalla caduta del governo, infatti, deputati e senatori non fanno altro che organizzare incontri per formare nuovi gruppi e costituire partiti in grado di competere alle prossime elezioni che, se nulla cambia, si svolgeranno col sistema proporzionale. Il Pd si è scisso ed è già nato il gruppo renziano.
Forza Italia ha già iniziato da tempo la sua scissione ed in Sicilia si vedranno presto le conseguenze. Nella Lega una ventina di deputati e una decina di senatori stanno, almeno sembra, formando due gruppi autonomi. E il Movimento 5s non è anch’esso immune ad una piccola scissione, conseguente alla fuoriuscita di alcuni parlamentari.
Questa cronaca che stiamo facendo assume un senso particolare se pensiamo al futuro della nostra politica nel breve periodo che, da questi comportamenti, ci dimostra ancora una volta che i vecchi vizi non si perdono. Tutti i parlamentari, anche giovani purtroppo, che pensano di non essere ricandidati dai loro capi, per mantenere il loro status sono disposti a fare “manovre di partito” come contromossa delle “manovre di palazzo”.
Forse si può considerare legittima difesa politica ma i risultati danneggeranno i cittadini italiani che ancora una volta voterebbero con fiducia e speranza. Se fanno più male le manovre di palazzo o quelle di partito non riusciamo a calcolarlo, certo è che danni e conseguenze ce ne saranno, per tutti. I nostri lettori, ancora legati ai principi ed ai valori del fondatore Alcide De Gasperi, ci chiedono quando finirà la politica di manovra e inizierà la politica di serietà. Noi non rispondiamo perché ci chiediamo “se” finirà. Non vogliamo consegnarvi riflessioni pessimistiche ma abbiamo il dovere di fare cronaca e commentarla.
Se la cronaca è questa il commento non può essere che questo. Vorremmo commentarvi fatti che fanno la storia ma non ne vediamo in questo momento. Le manovre di partito sono subdole come l’evasione fiscale che apparentemente si comporta nelle regole ma il risultato è identico all’evasione. Vogliamo propendere per una nuova scuola di politica in grado di formare politici consapevoli. Lunedì il Presidente Mattarella ha inaugurato un nuovo anno scolastico. È il vero miracolo italiano: circa otto milioni di bambini e giovani si ritrovano nuovamente sui banchi per crescere e imparare. Facciamo in modo che trovino un’Italia più giusta, equa, e che gli dia possibilità di “lavoro”, perché è sul lavoro che è fondata la nostra Repubblica.