L’UCI vuole fare la propria parte e per questo, dallo scorso mercoledì, ha avviato una raccolta fondi su una piattaforma di crowdfunding a sostegno delle popolazioni colpite dagli incendi devastanti nell’oristanese: queste le prime dichiarazioni del Presidente Nazionale, Mario Serpillo, mentre si stringe al dolore dei suoi conterranei…..“
“Una situazione difficilissima, ma le nostre genti non si piegano, forti della loro Identità e di tanto coraggio per sostenere e vincere le sfide, che sempre più frequenti ostacolano il loro cammino!”
“Il bilancio è terribile e destinato a crescere. L’inferno di fuoco ha investito la superficie agricola e boschiva causando ingenti danni alle aziende, ai capi di bestiame, alle comunità locali e sconvolgendo il paesaggio rurale. Stanti le fonti d’informazione, l’ordine di grandezza è quantificato in circa un miliardo di euro di danni”.
“Ho vissuto personalmente l’incendio al rientro da un importante convegno dell’UCI- racconta il Presidente Serpillo- [……] In piena notte, un monte intero in preda alle fiamme: uno spettacolo impressionante, drammatico! [……] L’incendio è stato devastante e le forze in campo, nonostante la furia della natura, hanno in qualche modo cercato di ridurre i danni: si sono battuti come leoni sia la Protezione Civile sia i Vigili del Fuoco, sia gli stessi volontari in prima linea assieme ai sindaci.”
L’UCI ha immediatamente avviato una gara di solidarietà e la somma raccolta verrà devoluta a favore della ricostruzione di quanto è andato perduto. Donare è un gesto obbligato di solidarietà e l’UNIONE COLTIVATORI ITALIANI crede che in questo caso sia fondamentale portare un contributo forte, come Organizzazione di settore. Sarà possibile aderire alla raccolta fondi attraverso la piattaforma GoFundMe (questo il link diretto: https://tinyurl.com/5h4u8vxu ).
“Certamente non basterà quanto il buon cuore della gente vorrà donare, ma siamo certi che, una volta quantificati i danni, si troveranno quanto prima le giuste risorse regionali, nazionali e comunitarie per recuperare il prezioso paesaggio di un’area agricola prioritaria per l’economia regionale. Riteniamo che il Governo regionale e nazionale saprà individuare le risorse nell’ambito, ad esempio, del piano del PNRR per interventi immediati ed auspichiamo che il peso della burocrazia non sia da ostacolo al recupero tempestivo della bellezza del paesaggio rurale ed il rilancio delle imprese agricole di quell’area. La storia agricola della Sardegna è millenaria e saprà, con la tenacia degli agricoltori e dei cittadini ed il necessario supporto economico dedicato, superare anche quest’avversità catastrofica. Occorre subito restituire – conclude Serpillo – fiducia e dignità al mondo rurale sardo, quello delle campagne e delle realtà produttive che, spesso da sole, fanno mercato, difendono e rilanciano il Made in Italy”. E conclude: “Verrà il momento delle analisi, della necessaria comprensione di fenomeni che stanno mettendo a dura prova i nostri territori. Oggi l’emergenza è voltare subito pagina, ricostruire sulle ceneri. Ma adesso tocca a noi!”