VENEZIA (ITALPRESS) – Secondo l'ultimo studio della Fondazione Think Tank Nord Est, nel 2020 gli incassi dell'imposta di soggiorno nei Comuni del Veneto sono scesi complessivamente del 56%, passando da 84,9 milioni di euro a 37,3 milioni. Si tratta di una flessione significativa per i bilanci dei 137 Municipi veneti che hanno introdotto l'imposta: nei principali Comuni turistici vale in media il 12,5% delle entrate tributarie, con punte di quasi il 29%. La riduzione del gettito registra il valore massimo nel Padovano (-62,8%) ed il minimo nel Bellunese (-48,6%). Per far fronte alla diminuzione degli incassi, il Governo ha deciso di intervenire, stanziando ben 350 milioni di euro (l'anno scorso in totale furono 400) quale ristoro parziale delle minori entrate derivanti dall'imposta di soggiorno. La prima tranche di contributi, pari a 250 milioni di euro, è stata ripartita sulla base dell'effettiva perdita di gettito registrata dai Comuni nel periodo marzo 2020 – febbraio 2021, rispetto ai dodici mesi precedenti. I Municipi del Veneto hanno ottenuto dallo Stato quasi 37 milioni di euro, una cifra che copre il 43,5% degli incassi del 2019, prima della pandemia. Si tratta di uno stanziamento importante, che verrà integrato da una seconda (ma più contenuta) tranche entro fine ottobre. La quota maggiore dei contributi statali va ai Municipi veneziani, che ottengono un acconto di 23,5 milioni di euro, di cui oltre 18 milioni spettanti a Venezia. Jesolo riceve 1,6 milioni di euro, mentre San Michele al Tagliamento quasi 1,4 milioni, Cavallino-Treporti oltre 900 mila euro e Caorle circa 840 mila. (ITALPRESS). fil/com 29-Lug-21 18:10