“La Notte della Taranta è un esorcismo, un auspicio, un sogno. Il punto di questa pandemia è che non esiste una ricetta standard da applicare in modo svizzero.
È più una questione da Quinto Fabio Massimo il temporeggiatore: conviene attaccarla cercando di vivere e produrre economia, vita, la felicità, istruzione quando te lo consente. Ti devi chiudere in difesa quando il virus attacca duramente e ci costringe negli ospedali”.
Così il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, a Bari commenta il ritorno del pubblico nella 24esima edizione della Notte della Taranta che vedrà il concertone finale a Melpignano il 28 agosto. Nella conferenza stampa di presentazione il governatore pugliese sottolinea che “se riuscissimo a evitare le ospedalizzazioni, attraverso la campagna di vaccinazione di massa anche delle persone più giovani, potremmo pensare di poter attaccare il virus più frequentemente ricominciando a vivere, certo non come prima, ma con alcune regole. Io penso che più ci vacciniamo più in fretta usciamo dalla crisi pandemica”.
Ritornando al Festival della Taranta, quest’anno itinerante a partire dal 4 agosto, “La Taranta – aggiunge – è un evento che siamo riusciti a fare e che faremo con tutte le precauzioni previste dal governo italiano e quelle in più che noi riterremo necessarie perché non vogliamo smettere di vivere. Dobbiamo provare, sbaglieremo ovviamente nel provare, a vivere normalmente con grande prudenza e aggiornando sempre la nostra strategia rispetto all’avversario che si chiama Covid-19”.