“Dopo fatti così gravi, reputo che sia nostro dovere riflettere sulla contingenza ma anche sulle cause profonde che hanno portato un anno fa ad un uso così smisurato e insensato della forza nel carcere di Santa Maria Capua Vetere”. Lo ha detto la ministra della Giustizia, Marta Cartabia, nel corso dell’informativa, alla Camera, sulle violenze nel carcere di Santa Maria Capua Vetere.
“Fatti di questa portata, richiedono, da un lato una risposta immediata da parte delle autorità giudiziaria” ha aggiunto “dall’altro sono spia di qualcosa che non va, e dobbiamo indagare, intervenire con azioni ampie e di lungo periodo perchè non accadano più”, ha proseguito.
“Abbiamo visto tutti quelle immagini, tra le tante violenze, non posso dimenticare un detenuto costretto ad inginocchiarsi per colpirlo, un altro in carrozzella colpito ripetutamente e gratuitamente, altri agenti che si scagliavano contro i detenuti e tutto sotto l’occhio ben visibile della videocamera”, ha sottolineato la Guardasigilli. “Stando alle immagini risulta che non fosse una reazione alle tante rivolte accadute in quei mesi – ha aggiunto -.
Non si trattava di una risposta ad una rivolta, ma era una violenza a freddo”. “Il sovraffollamento e le condizioni di vita stanno peggiorando in tutte le carceri”, ha sottolineato Cartabia, che ha invitato i parlamentari “a visitare i penitenziari. È un mondo vario che non può essere affrontato tutto nello stesso modo”.