mercoledì, 18 Dicembre, 2024
Società

Cyberbullismo, Falco (Corecom Campania): “Garante Privacy invita a maggiore prevenzione” 

Don Federico Mingrone (Oratorio Don Bosco Salerno): “Serve alleanza educativa per sconfiggere questo pericoloso fenomeno”. 

 

L’assessore Mariarita Giordano

SALERNO – “Il Garante per la tutela dei dati personali, Pasquale Stanzione, evidenzia la necessità di continuare a investire in prevenzione per combattere i fenomeni del bullismo e del cyberbullismo. Si è registrato un incremento di circa il 132%, rispetto al 2019 dei casi trattati dal Centro nazionale per il contrasto della pedopornografia e un aumento del 77% dei casi di vittimizzazione dei minori.

Nel 2020 il 68% degli adolescenti risulta essere testimone di casi di cyberbullismo. Numeri preoccupanti ai quali dobbiamo dare risposte immediate e concrete. La campagna di prevenzione che stiamo proseguendo per il 2021 arriverà capillarmente in tutte e cinque le province della Campania, seguendo anche le indicazioni e l’impegno messo in campo dal governatore Vincenzo De Luca.

L’appuntamento di Salerno, con la partecipazione di oltre 100 ragazzi dell’oratorio ‘Don Bosco’ è la prova che dobbiamo proseguire su questa strada”. Queste le parole di Domenico Falco, presidente del Corecom Campania, al termine del terzo incontro della campagna di prevenzione per i fenomeni del bullismo e del cyberbullismo promossa dal Comitato regionale per le comunicazioni in collaborazione con la presidenza del Consiglio regionale e con Agcom che ha visto protagonisti i ragazzi dell’oratorio “Don Bosco – Salesiani” di Salerno.

Don Federico Mingrone (responsabile Oratorio Don Bosco Salesiani di Salerno), ha sottolineato l’importanza della prevenzione e della rete sociale: “Accolgo ben volentieri invito l’iniziativa del Corecom che si inserisce a pieno titolo nelle nostre programmazioni educative. Bullismo e cyberbullismo stanno crescendo nelle scuole in maniera preoccupante. Noi siamo figli dell’inventore del sistema preventivo, don Bosco, e quindi riteniamo importante coinvolgere famiglie e istituzioni per una alleanza educativa che, oggi più che mai, deve affermare il patto educativo nel quale la famiglia ha un ruolo fondamentale”.

Dal canto suo Gennaro Oliviero (presidente del Consiglio regionale della Campania): “Siamo in prima linea nella lotta a questi fenomeni, favorendo la creazione di una rete sociale solida e operativa composta dai ragazzi, dalle loro famiglie, il corpo insegnante e quello degli educatori, forze dell’ordine e istituzioni locali. Vogliamo che ai nostri giovani arrivi il segnale chiaro che gli adulti e le istituzioni sono e saranno sempre al loro fianco, aiutandoli anche nei momenti più difficili”.

All’invito del presidente Oliviero risponde ‘presente’ Mariarita Giordano, assessore alle Politiche giovanili del Comune di Salerno: “In un momento storico post pandemico il fenomeno si è accentuato a causa della distanza dei ragazzi da scuole e oratori. Dobbiamo riprendere a essere vicini ai giovani, soprattutto in fase adolescenziale. La messa in rete – ha aggiunto – è il segreto per fare davvero qualcosa di utile. Il Comune di Salerno ha sempre collaborato con forze ordine e scuole nelle attività di prevenzione e proseguirà in quest’opera. Dobbiamo tutelare il nostro capitale umano”.

Il ruolo delle forze dell’ordine è stato illustrato dal maggiore Adriano Fabio Castellari, comandante della Compagnia Carabinieri di Salerno, che ha coinvolto i giovanissimi partecipanti in un confronto diretto rispondendo alle tante domande: “Un’attività di assoluta pregnanza quella dell’incontro con i ragazzi, specie quando abbiamo a che fare con giovanissimi che hanno già molta pratica con i sistemi digitali. Dobbiamo dare loro un messaggio di rassicurazione sulla presenza costante di adulti e forze ordine per affrontare ogni tipo di problema. L’impegno costante dell’Arma nell’educazione digitale e nella prevenzione vuole esser la testimonianza che nessuno deve rimanere solo di fronte a queste violenze. Tutti possono trovare un punto di riferimento sicuro nelle donne e uomini in divisa”.

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