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A maggio vendite al dettaglio in lieve crescita

mercoledì, 7 Luglio 2021
1 minuto di lettura

A maggio 2021 l’Istat stima una lieve crescita su base mensile per le vendite al dettaglio (+0,2% in valore e +0,4% in volume). Le vendite dei beni alimentari sono in calo (-2,0% in valore e -1,9% in volume) mentre aumentano quelle dei beni non alimentari (+2,0% in valore e +2,2% in volume). Nel trimestre marzo-maggio 2021, in termini congiunturali, le vendite al dettaglio aumentano del 3,3% in valore e del 3,5% in volume. Sono in crescita soprattutto le vendite dei beni non alimentari (+5,9% in valore e +6,3% in volume) e sostanzialmente stazionarie quelle dei beni alimentari (+0,1% in valore e in volume).

Su base annua, a maggio 2021, le vendite al dettaglio aumentano del 13,3% in valore e del 14,1% in volume, grazie alla crescita del comparto non alimentare (+28,1% in valore e +28% in volume); le vendite dei beni alimentari risultano, invece, in flessione (-1,5% in valore e -0,6% in volume). Tra i beni non alimentari, si registrano variazioni tendenziali positive per tutti i gruppi di prodotti ad eccezione di Dotazioni per l’informatica, telecomunicazioni, telefonia (-4%). Gli aumenti maggiori riguardano Abbigliamento e pellicceria (+82,3%) e Calzature, articoli in cuoio e da viaggio (+59,7%). Rispetto a maggio 2020, il valore delle vendite al dettaglio aumenta in tutti i canali distributivi: la grande distribuzione (+8,3%), le imprese operanti su piccole superfici (+19,5%), le vendite al di fuori dei negozi (+19,4%) e il commercio elettronico (+7,2%).

“A maggio 2021 si registra un contenuto aumento congiunturale dovuto alla variazione positiva delle vendite dei beni non alimentari. Nonostante ciò il livello delle vendite, sia in valore sia in volume, risulta ancora inferiore ai livelli antecedenti la crisi (febbraio 2020) – commenta l’Istat -. Su base tendenziale continua, seppure a ritmi inferiori rispetto ad aprile, la sostenuta dinamica di crescita dei prodotti non alimentari, che nel maggio dello scorso anno erano ancora influenzati dalla chiusura di molte attività. In rallentamento, infine, la crescita delle vendite on-line”.

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