L’accordo siglato di recente, da 16 formazioni politiche di estrema destra, sollecita molteplici perplessità. Sostanzialmente, in esso si paventa una utilizzazione delle strutture politiche e delle leggi per creare un Superstato europeo e nuove forme di strutture sociali. I partiti che hanno aderito all’accordo contestano una deplorevole tendenza ad imporre una sorta di monopolio ideologico e denunciano la pressante attività moralista delle istituzioni comunitarie. Secondo i sovranisti la Comunità europea è divenuta un mezzo di forze radicali che ha lo scopo di determinare profonde trasformazioni culturali e religiose. I leader di Lega e Fratelli d’Italia, in accordo con l’estrema destra europea, vale a dire con Orban, Marine La Pen ed i nostalgici del franchismo, hanno siglato una Carta dei valori, che rappresenta il manifesto dell’anti-europeismo.
Sovranismo e cooperazione europea
I sovranisti ritengono che la cooperazione europea stia perdendo terreno, giacché le varie nazioni, che compongono la Comunità vedono erosi progressivamente i loro poteri sovrani.
L’UE starebbe tradendo gli obiettivi, per cui era stata costituita: essa, infatti, invece, di proteggere i valori della Comunità, non consente il libero sviluppo delle nazioni, e sta divenendo essa stessa una fonte di problemi, incertezze e preoccupazioni. Per queste ragioni i sovranisti chiedono una radicale trasformazione delle regole e dei principi, a cui deve ispirarsi la Comunità.
L’evento ha sollecitato molte critiche: in particolare Enrico Letta, forse non a torto, ha osservato come le posizioni assunte dalla Lega e da Fratelli d’Italia non si concilino con il sostegno al governo Draghi, che dell’europeismo ha fatto il perno del suo programma. Non si dimentichi, inoltre, le risorse che la Comunità ha attribuito ai vari paesi dell’Unione e , segnatamente, all’Italia, il cui sistema economico, che era afflitto da una un processo di recessione e che adesso, dà evidenti segni di ripresa.
Le contraddizioni del sovranismo
Il documento sembra recare con sé le contraddizioni tipiche dell’ideologia sovranista. Il movimento nasce in Francia e, secondo, l’opinione più diffusa, esso propugna la conservazione o la riacquisizione della sovranità da parte dei vari stati, lo stesso, dunque, è contrario alle strategia delle organizzazioni internazionali e sovranazionali.
A parte i problemi che solleverebbe l’UE non si considera che è la nostra stessa Costituzione ad ispirarsi ai principi della cooperazione internazionale, prova ne sia che l’art. 11, letteralmente, prescrive che l’Italia consente, in condizione di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità, necessarie ad un ordinamento che le assicuri la pace e la giustizia tra Nazioni, a tal fine, secondo il dettato costituzionale, l’Italia promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo.