Dare applicazione alla strategia europea dell’idrogeno attraverso progettualità condivise. È quanto prevede il memorandum d’intesa che hanno firmato a Marghera, nella sede di Confindustria Venezia, il Presidente di Hydrogen Park Andrea Bos e il Presidente di Lombardy Energy Cleantech Cluster (LE2C) Luca Donelli. L’accordo mira ad individuare possibili sistemi di integrazione territoriale, per dare impulso e diffondere l’utilizzo dell’idrogeno verde sia nel settore industriale che in quello dei trasporti.
Favorisce la creazione e il potenziamento tecnologie di produzione dell’energia da fonti rinnovabili, incentivando quelle applicate all’idrogeno, attraverso lo sviluppo di progetti pilota. Facilita, inoltre, l’avvio di processi di simbiosi e riconversione industriale in chiave sostenibile nei territori del Veneto e della Lombardia.
La sottoscrizione di questo memorandum d’intesa si pone sulla scia della strategia europea per l’idrogeno, declinata attraverso il PNRR italiano, che riconosce alle fonti da idrogeno verde un ruolo primario per la transizione energetica e dei trasporti. La riduzione delle emissioni di gas ad effetto serra, del resto, è uno dei principali obiettivi che l’UE si è impegnata a conseguire entro il 2030, per raggiungere la neutralità climatica entro il 2050.
In tale contesto, Hydrogen Park ha maturato una lunga esperienza nella promozione di tecnologie e nello sviluppo di energie da fonti rinnovabili dando origine, a Porto Marghera, alla prima Hydrogen Valley italiana. Analogamente il cluster LE2C, riconosciuto dalla Regione Lombardia, da oltre 11 anni facilita il dialogo tra imprese e centri di ricerca e favorisce l’aggregazione propedeutica all’avvio di progetti innovativi in ambito energetico. “Considerata la naturale integrazione delle filiere industriali della Lombardia e del Veneto ed il percorso di collaborazione avviato dalle due Regioni in vista delle Olimpiadi Invernali Milano Cortina 2026, il memorandum d’intesa sottoscritto con LE2C aggiunge valore alla progettualità di Hydrogen Park.
Rende possibile l’allargamento ad altri segmenti delle rinnovabili e la condivisione della strategia per l’idrogeno messa a punto con l’accordo Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Settentrionale – Hydrogen Park. L’obiettivo è quello di condividere ed incrementare i punti di accesso all’offerta energetica dell’Hydrogen Valley di Porto Marghera, prima in Italia, estendendoli al sistema industriale della Lombardia. In questo modo, intendiamo sostenere la conversione green delle filiere a partire dai distretti altamente energivori. È questo il primo tassello di un progetto più ampio, che mira a mettere a sistema tutta la catena dell’idrogeno, per garantire al Paese un rapido completamento del processo di transizione energetica” afferma il Presidente di Hydrogen Park Andrea Bos.
“Lo sviluppo dell’idrogeno rappresenta uno dei quattro pilastri del Piano Strategico 2021-27 di LE2C unitamente a riduzione della CO2, simbiosi industriale e digitalizzazione. La collaborazione con Hydrogen Park, avviata con la partecipazione del Presidente Bos al nostro #LE2CDay2021, può favorire la nascita di nuove collaborazioni tra le due regioni, promuovere nuove sinergie, individuare rispettivi punti di forza e facilitare un’adeguata divulgazione di queste soluzioni innovative. Sono certo che la firma di questo Memorandum of Understanding sia il punto di partenza di un percorso comune e l’occasione di confronto tra due realtà differenti, ma con ben chiari gli obiettivi di sostenibilità” dichiara il Presidente LE2C Luca Donelli.
Hydrogen Park. Il consorzio Hydrogen Park è stato costituito il 15 luglio 2003 per la realizzazione di un Distretto dell’idrogeno a Porto Marghera. Nell’aprile 2005 è stato trasformato in Società Consortile S.c.a.r.l. Oggi è una realtà consolidata, che annovera tra i propri soci: Confindustria Venezia Area Metropolitana di Venezia e Rovigo, Eni, Sapio, Decal e Berengo. La prima fase dell’attività di Hydrogen Park (2005-2010) è stata orientata all’innovazione e allo sviluppo nel settore delle applicazioni stazionarie dell’idrogeno. Uno dei progetti di maggiore rilevanza ha permesso la realizzazione di un impianto per la produzione di energia elettrica da 16 megawatt interamente alimentato con tale fonte. All’interno del sito della centrale termoelettrica a carbone Andrea Palladio di Fusina è stato dunque realizzato un primo esempio di riconversione industriale secondo i principi dell’economia circolare. Dal 2010, le attività di ricerca e innovazione legate agli utilizzi dell’idrogeno hanno iniziato a ricevere notevole impulso in Europa. Si è sviluppato un crescente interesse non tanto per gli impieghi legati alla generazione di energia, quanto per quelli relativi alla mobilità. È stato, pertanto, concepito e condiviso con la Regione Veneto un progetto per la realizzazione di un vaporetto a fuel cell alimentate a idrogeno. Denominato HEPIC (Hydrogen Electric Passenger venICe boat), ha raccolto l’interesse di Alilaguna e di alcuni partner. Dopo un impegnativo lavoro di sperimentazione e di messa a punto, si è concluso nel mese di dicembre 2016 con il varo dell’imbarcazione.
Lombardy Energy Cleantech Cluster (LE2C). Lombardy Energy Cleantech Cluster (LE2C), uno dei nove Cluster Tecnologici Lombardi riconosciuti dalla Regione Lombardia con decreto n. 2239 del 17 marzo 2014, nasce nel 2009 a sostegno della crescita, innovazione e competitività regionale nel settore Energia e Ambiente. Un “laboratorio esteso” in cui poter sviluppare progetti di ricerca, innovazione e business, grazie alla presenza di un centinaio tra piccole, medie e grandi imprese, 16 associazioni imprenditoriali ed enti no profit, 11 tra università e centri di ricerca, 5 enti di pubblica amministrazione, 4 istituti bancari e organi di stampa di settore. Nel 2015 è stato il primo cluster italiano ad ottenere la Gold Label a certificare l’eccellenza del lavoro svolto. La missione di Lombardy Energy Cleantech Cluster è promuovere dialogo e sinergie tra il mondo delle imprese e quello della ricerca al fine di incrementare la competitività dei suoi associati e dell’ecosistema lombardo. LE2C opera su cinque Aree di Competenza: Smart Energy Systems; Sustainable Manufacturing; Green Building; Water Energy Nexus; Clean Air. Trasversale a queste è la Circular Economy. L’attività principale di LE2C è costituita dalla costante promozione di una cultura di open innovation e dalla creazione di opportunità di dialogo tra mondo delle imprese e mondo della ricerca. La strategia definita dal nuovo Piano Strategico LE2C 2021-27, che volge all’innovazione, alla crescita e alla creazione di valore del sistema produttivo lombardo per l’energia e l’ambiente, racchiude gli obiettivi che il Cluster si propone di adottare nei prossimi sei anni e identifica quattro pilastri strategici, che si riferiscono a valori e ambiti che abbracciano processi di innovazione favoriti da LE2C: riduzione della CO2, sviluppo dell’Idrogeno, Simbiosi Industriale e digitalizzazione. LE2C svolge un’importante attività di advocacy in particolare nei confronti di Regione Lombardia, promuove la partecipazione ai progetti europei e regionali per il cluster stesso e per i propri associati ed è parte di diversi network internazionali, come European Cluster Collaboration Platform (ECCP), Global Cleantech Cluster Association (GCCA), la Vanguard Initiative, una rete di regioni europee che lavorano insieme sulle tematiche della S3. www.energycluster.it/it