La generazione d’oro belga a caccia della consacrazione
“Dio esiste e vive a Bruxelles”, recita il titolo di un pluripremiato film belga di qualche anno fa, ma per esorcizzare i Diavoli Rossi non basterà l’acqua santa di trapattoniana memoria. Avanti a fatica contro l’Austria, l’Italia incrocia sulla sua strada il Belgio della generazione d’oro, un concentrato di talento che finora ha raccolto meno di quanto sperato. Perchè quando hai gente come De Bruyne, Lukaku, Courtois o i fratelli Hazard un terzo posto come quello raccolto al Mondiale russo non può bastare.
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