L’eterno cambiamento
“Le gambe sull’asfalto di Roma nel vento di mare, di pini nel nostro anno tra la guerra e il duemila” si muovono nell’estate del 1950, da cui il brano prende il titolo – mentre, passando da Piazza Farnese, associo queste parole ascoltate in musica infinite volte all’atmosfera rarefatta e densa al contempo del caldo umido che perdura da mattina a sera...