Il nostro collaboratore prof. Nicolò Mannino ha ricevuto questa significativa lettera che volentieri pubblichiamo
Buongiorno, sono Giovanna C. e prima di essere un Vice Sovrintendente della Polizia di Stato, sono mamma di una vostra coetanea. Che dire ho conosciuto il Prof.re Mannino nel periodo, forse più critico della sua vita, dove aveva bisogno di protezione, e noi eravamo lì, pronti a scortarlo per farlo sentire al sicuro. Inizialmente per me era un semplice servizio di scorta, e come spesso succede, difficilmente abbiamo contatti diretti con la persona scortata, ma successivamente il nostro caro N. Mannino ha dimostrato con noi la sua piena gratitudine, il suo senso di affetto nei nostri confronti, pertanto nasceva un rapporto amichevole tra noi e lui; un rapporto che è tutt’oggi diventata amicizia e rimane solida. Un’esperienza bellissima tanto che, ultimato il periodo di protezione si continuava ad uscire insieme e perché no, anche a divertirci.
Il periodo dove mi è mancato di più Nicola è stato il periodo dove lui era a Roma perché essendo diventato un amico, con lui mi confidavo, ma quando mi riferiva che tornava a Palermo e la fatalità della vita ha voluto che diventasse professore delle mie figlie, ero così contenta, perché sapevo che anche le mie figlie potevano conoscere una persona così speciale. Rivolgendomi a voi giovani, vi vorrei far capire che non bisogna mai giudicare a prima vista una persona, che qualsiasi sia il vostro lavoro dovete cogliere sempre i momenti più belli. Io nel mio lavoro ne ho avuti tanti di momenti, belli e brutti, ma cerco di dimenticare i momenti brutti per ricordare i belli, perché sono quelli che ti fanno espletare il lavoro o un servizio nella serenità, nella professionalità e con il cuore. Concludo dicendo un grazie a te Nicola e auguro a tutti di conoscere questa persona così speciale e buona di cuore, che sa farti nascere un sorriso sul volto anche nella giornata più uggiosa.