L’Istat conferma la differenziazione di scenari tra occupati, disoccupati, inattivi. In Aprile un lieve aumento degli occupati, una crescita consistente dei disoccupati quindi una diminuzione degli inattivi.
La crescita dell’occupazione, +0,1%, pari a +20mila unità, si legge nel rapporto, coinvolge le donne, i dipendenti a termine e i minori di 35 anni; diminuiscono, invece, gli uomini, i dipendenti permanenti, gli autonomi e gli ultra 35enni. Il tasso di occupazione sale al 56,9% (+0,1 punti). L’certifica che l’aumento del numero di persone in cerca di lavoro salito di +3,4% rispetto a marzo, pari a +88mila unità. Cresce inoltre il tasso di disoccupazione che tocca il 10,7%.
prosegue la crescita della occupazione già registrata nei due mesi precedenti, portando a un incremento di oltre 120 mila occupati rispetto a gennaio 2021. Ciononostante, rispetto a febbraio 2020, mese precedente a quello di inizio della pandemia, gli occupati sono oltre 800 mila in meno e il tasso di occupazione più basso di quasi 2 punti percentuali.
LE RIFORME URGENTI
I prossimi giorni saranno cruciali. Il segretario della Cgil Maurizio Landini ha toni perentori: il governo ci ascolti o mobiliteremo il Paese. Il leader della Uil, Bombardieri cita le preoccupazioni del Governatore della Banca d’Italia, nelle sue Considerazioni, che ha posto l’accento sulla centralità del lavoro e della crescita. lo sblocco dei licenziamenti sarebbe drammatico . La fine del blocco dei licenziamenti scadrà a fine giugno. Da luglio l’Italia conterà un milione di disoccupati in più.
GLI INDUSTRIALI PUNTANO SULLA CRESCITA
Confindustria favorevole alla fine delle deroghe, ha un’altra visione, quella di una crescita che trainerà il lavoro. Lo sottolinea Maurizio Stirpe, Vice Presidente di Confindustria che non vede una catastrofe occupazionale.
Penso che l’effetto sull’industria sarà limitato. Piuttosto, le imprese cercano competenze per assumere e non riescono a trovarle. Inoltre ci sono a disposizione 52 settimane di cassa integrazione ordinaria.
LE RIFORME DEL GOVERNO
Il Governo pensa a come disinnescare la mina licenziamenti con una riforma incisiva e durevole degli ammortizzatori sociali. Il ministro del Lavoro Orlando con il Governo punta a creare per ciascun settore produttivo un sostegno ad hoc. L’obiettivo della riforma sarà assicurare trattamenti ordinari e straordinari per tutti i lavoratori. Tenendo conto anche delle dinamiche dei diversi settori produttivi. La bozza Orlando sarà pronta per luglio. Il Ministro dovrà attendere la legge di Bilancio e sapere quanti miliardi il Ministero dell’economia porrà sul progetto. I costi di copertura saranno elevati Una opportunità verrà anche dell’Unione Europa con il programma di sostegno alla occupazione. Progetto che molti invocano che diventi stabile in aiuto alle situazioni di crisi occupazionale.