Esplode la voglia di campagna. La pandemia ha favorito una svolta country, che ha cambiato non solo i programmi per le vacanze estive, ma anche consumi, lavoro, hobby e scelte abitative, con una prepotente riscoperta della campagna.
Quasi un italiano su cinque (17%) sceglierà di trascorrere le vacanze estive 2021 in contesti agresti, parchi naturali e oasi, tra verde ed enogastronomia, alla ricerca di normalità senza rischiare gli affollamenti. La campagna passerà, quindi, al secondo posto tra le scelte dei vacanzieri, subito dopo il mare. A trainare questa idea di vacanze ci sono i 24mila agriturismi nazionali.
IL TRAINO DEL TURISMO ENOGASTRONOMICO
Secondo il ministro del Turismo, Massimo Garavaglia, “questa forma di turismo all’aperto dà la possibilità di raggiungere tutto il nostro territorio che non sono solo le grandi città turistiche ma le tante piccole città d’arte, i borghi”. Il turismo enogastronomico, che vale circa 5 miliardi, sembrerebbe il primo movente degli spostamenti fuori città. Scoppia la voglia di specialità alimentari del territorio. Nel 2021, il 55% degli italiani ha intrapreso almeno un viaggio incentrato sul cibo, quasi il triplo rispetto a cinque anni fa.
GLI ITALIANI VOGLIONO TORNARE A VIVERE IN CAMPAGNA
Ma la ritrovata voglia di verde sembrerebbe andare ben oltre il solo periodo di ferie. Secondo una indagine elaborata da Notosondaggi, più di un italiano su due (54%) vorrebbe lasciare la città per andare a vivere in campagna, spinto dalla ricerca di una migliore qualità della vita e dalla voglia di riscoprire il senso di comunità allentato dall’emergenza sanitaria. “I cittadini del Belpaese sono dunque tornati a guardare le campagne non solo come meta per gite fuori porta, tanto che il mercato immobiliare delle case in zone rurali o in piccoli borghi – evidenzia Coldiretti – registra aumenti anche del 29% sui siti specializzati”. Una rivoluzione green, che, secondo l’associazione degli agricoltori, si estende anche al lavoro dove più di un italiano su tre (35%) oggi consiglierebbe al proprio figlio di fare l’agricoltore.
LA SALUTE COME DERIVATO DELLA QUALITA’ DELLA VITA
E DELLA INTERCONNESSIONE UNIVERSALE
Lo sviluppo orientato alla One Health, ricorda il ministro della Salute Roberto Speranza, dimostra l’interconnessione tra persone, animali e ambiente: “Nei mesi che verranno, abbiamo tanti fondi, possiamo progettare un nuovo disegno dell’Italia e dell’Europa. La prima mattonella di questa sfida è la salute intesa nel senso più largo possibile e che si costruisce non solo con buoni ospedali e presidi, ma anche con la capacità di offrire una qualità della vita all’altezza delle aspettative di ciascuno. Anche l’agricoltura fa parte di questo progetto”.