Da domani riparte il turismo in Italia. Così auspicano le Associazioni di categoria e il ministro Massimo Garavaglia. Le previsioni appaiono buone, ma i punti di incertezza non mancano.
Sabato scatterà la fine della mini quarantena per le persone provenienti dai Paesi europei, Gran Bretagna e Israele. Niente via libera, invece, per i viaggiatori provenienti dagli USA per loro rimarrà la quarantena. Fatto che suscita la reazione polemica del presidente di Confturismo-Confcommercio, Luca Patanè, che definisce la decisione del tavolo operativo «incomprensibile”.
Gli altri turisti, invece, dovranno rispettare le stesse regole in vigore per gli spostamenti verso le regioni non gialle. “Basterà quindi presentare”, spiega Confcommercio, “un tampone negativo, dimostrare di essere vaccinati o di essere guariti dal Covid negli ultimi sei mesi per evitare la quarantena di 14 giorni”. L’obiettivo del governo è quello di riaprire a tutti i Paesi stranieri che abbiano raggiunto un alto livello di vaccinazione. Per gli Usa, in particolare, si punta a metà giugno e nel frattempo si potenzieranno i voli “covid free”.
Il settore, inoltre, sarà decisivo per il rimbalzo del Pil italiano nel secondo semestre 2021. Sul ritorno all’accoglienza turistica interviene il ministro Massimo Garavaglia. L’importanza dell’arrivo dei turisti americani «Il Pil non lo fa il governo, alla fine lo fa il mercato. Il governo può e deve mettere gli operatori del turismo nelle condizioni di fare bene e di lavorare al meglio, con le date certe e i protocolli chiari. Per questo anticiperemo alla metà di maggio il lasciapassare europeo, i cui tempi non saranno brevissimi».
Critica la posizione di Confturismo-Confcommercio, con il presidente Luca Patanè, perché non si toglie la quarantena agli americani, che si sono vaccinati per primi. Gli americani sono un mercato molto importante, non farli venire adesso se sono vaccinati o immunizzati vuol dire non riprenderli più. Dobbiamo ripartire, stiamo affondando».
Patanè torna a chiedere le vaccinazioni per gli operatori del settore e non solo: «Le nostre aziende sono tutte disponibili, sarebbe questo il momento per vaccinare tutti, dalle strutture ricettive agli aerei, da chi lavora nei ristoranti fino al personale dei supermercati.. “Ad oggi sono quasi 9 milioni – 8 milioni e 750mila, per la precisione -, gli italiani che hanno prenotato una vacanza estiva o stanno per concludere la prenotazione”.
Calcola Alberto Corti, responsabile Turismo di Confcommercio, che analizza, “si tratta del 35% di quei 25 milioni che normalmente fanno una vacanza in una struttura turistica, da giugno a settembre in Italia o all’estero”. Ma non tutti potranno permettersi una vacanza. Un dato su cui Confcommercio riflette. “Resta ancora fuori il 65% di italiani”, fa presente la Confederazione, “che sta chiedendo informazioni e magari non andrà proprio in vacanza o per motivi economici o per sfiducia sull’andamento della pandemia”.