OASI DI PANARELLA – PAPOZZE – Tra i rifiuti è stato ritrovato anche un Pinocchio di plastica che, con la sua aria scanzonata e l’abecedario sotto il braccio porta la mano al capo come a dire: che disastro. “Basta plastica”, è stata l’iniziativa che si è svolta domenica all’Oasi Nazionale Wwf Golena di Panarella. Una decina di volontari si sono dati appuntamento per raccogliere la plastica, sotto la guida di Wwf Rovigo.
A parlare della giornata Roberto Guzzon, guida naturalistica ambientale e referente dell’Oasi Wwf Golena di Panarella.
“L’iniziativa della raccolta dei rifiuti la facciamo ogni anno – dice -. L’oasi si trova in una golena e quando ci sono le piene viene riempita di acqua e di immondizia portata del fiume. Per cui ci attiviamo a raccoglierla per evitare che arrivi fino al mare. Sappiamo benissimo che ci sono altre associazioni e volontari che si attivano per raccogliere i rifiuti perché il problema della plastica è grave.
Infatti, anche in questa occasione abbiamo trovato tutto quello che galleggia, come il polistirolo, le vaschette che si usano per contenere la carne, materiali da imballaggio. La cosa preoccupante è che spesso materiali ridotti già in frammenti. Cioè piccoli e quasi consumati e questo è un grave problema perché nuoce la fauna ittica. Quindi non solo il mare e le spiagge, ma anche il nostro territorio che si trova lontano a circa 40 chilometri”. Guzzon sottolinea che probabilmente certi materiali stanno in acqua e galleggiano anche 30, 40 anni, poi, con lo sfalcio dell’erba lungo gli argini, vengono frammentati anche i materiali plastici. “In questo modo di crea il meccanismo delle microplastiche – dice – che sono devastanti per la flora e la fauna.
La prossima iniziativa la ripetiamo a oltranza perché se attendiamo rischiamo di trovare la golena allagata. In più con l’arrivo della primavera crescono piante e erba e tutto diventa più difficile”.