Con l’incarico a Mario Draghi si volta pagina. Finiti giochi e giochetti si avvia la costruzione di un’ampia maggioranza che non sarà politica, sarà fuori dagli schieramenti destra, sinistra, centro e dovrà sostenere lo sforzo dell’ultima e migliore carta che Mattarella poteva giocare.
Chi si mette di traverso per pregiudizi sovranisti o populisti commette un grave errore. In questo momento ogni partito deve prendere atto che la politica non ha saputo esprimere una maggioranza credibile ed è necessario fare un passo indietro e affidarsi all’autorevolezza e competenza di una personalità di prestigio internazionale.
Questo non significa che il governo dovrà nascere contro la politica. Non è proprio il caso di alimentare l’anti-politica. Ma l’obiettivo del governo Draghi non sarà quello di assicurare un equilibrio tra forze politiche. Lo scopo principale di Draghi è aiutare l’Italia a gestire i prossimi mesi difficilissimi con la pandemia, le vaccinazioni, le ferite della crisi i piani e le riforme da portare in Europa. Draghi ha le idee chiare su quello che si dovrebbe fare. Dovrà trovare comunque il consenso in Parlamento e sarà l’occasione per i partiti di fare un salto di qualità .