Nel 2025 la Pubblica amministrazione ha messo a bando 16 mila concorsi per circa 180 mila posti. Un’offerta ampia che, soprattutto per i più giovani, può risultare difficile da orientare. Per questo il Ministero per la Pubblica amministrazione ha introdotto Camilla, un avatar basato sull’intelligenza artificiale che accompagna gli utenti nella scelta dei concorsi più adatti al proprio profilo. A spiegare il funzionamento dello strumento è il Ministro Paolo Zangrillo, in un’intervista a Il Messaggero. “È chiaro che un giovane che esce dal liceo o dall’università, di fronte a un’offerta così ampia, si può confondere – afferma – ma basta spiegare a Camilla quali sono le proprie aspettative, quali studi si sono fatti e in quale parte del Paese si vive per ottenere un ventaglio di opportunità coerenti”.
Camilla è integrata nell’app InPa, il portale unico per l’accesso al lavoro pubblico. L’obiettivo è rendere più semplice e immediato l’ingresso nella Pa, in particolare per le nuove generazioni, riducendo le barriere informative che in passato scoraggiavano molti candidati.
Ampia riforma
Secondo Zangrillo, l’innovazione tecnologica è solo una parte di un percorso più ampio di riforma. “Restano problemi strutturali nel pubblico impiego – sottolinea – ma in questi anni li abbiamo affrontati in modo diretto”. Il primo nodo, spiega il Ministro, riguardava i tempi di reclutamento: “Un’organizzazione che vuole essere attrattiva non può permettersi concorsi che durano in media due anni e mezzo”. Per superare questo limite, il Ministero ha avviato un processo di digitalizzazione delle procedure, realizzato anche con il supporto dell’Università Federico II di Napoli. Da qui la nascita di InPa come unica porta di accesso ai concorsi pubblici. I numeri indicano una crescita rapida: 2,8 milioni di profili registrati negli ultimi due anni.
La riforma ha inciso anche sui tempi di selezione. “Dal bando all’assunzione – spiega Zangrillo – oggi siamo attorno ai quattro mesi”. Un’accelerazione che ha avuto effetti diretti sugli organici: “In tre anni siamo riusciti ad assumere circa 600 mila persone, invertendo per la prima volta dopo anni la tendenza alla riduzione dei dipendenti pubblici”.



