Un segnale che suscita un moderato miglioramento del clima di fiducia accompagna l’avvicinarsi del Natale. Un passo in avanti che però non è ancora in un vero slancio per la rete commerciale, soprattutto quella di prossimità. È questa la lettura di Confesercenti sui dati diffusi dall’Istat sulla fiducia di consumatori e imprese.
Rasserenamento natalizio
A dicembre l’indice di fiducia dei consumatori sale a 96,6 (da 95,0) e quello delle imprese a 96,5 (da 96,1), sostenuti in particolare dai servizi di mercato. Un rasserenamento “natalizio” che, tuttavia, non si riflette pienamente sulle vendite al dettaglio: nel retail il quadro resta sostanzialmente stabile e per i piccoli esercizi l’euforia delle feste non si è ancora manifestata, con acquisti che tendono a concentrarsi a ridosso della Vigilia.
Turismo sale, commercio stabile
Segnali più dinamici arrivano dal turismo: con l’avvicinarsi delle vacanze e i primi flussi legati alla settimana bianca, l’indice di fiducia dei servizi turistici balza a 118,3 da 106,4. Nel commercio al dettaglio, invece, il clima rimane invariato (107,2 da 107,3): la grande distribuzione registra un indice stabile (104,5), mentre la distribuzione tradizionale arretra (116,3 da 119,9). Un dato che conferma come per gli esercizi di prossimità il picco natalizio debba ancora partire, sebbene crescano le attese di vendita. Considerando che la rilevazione Istat sulla fiducia viene effettuata nei primi quindici giorni del mese, il quadro risulta coerente con quanto emerge dall’indagine Confesercenti-Ipsos: per il commercio fisico la stagione degli acquisti natalizi si è progressivamente compressa verso gli ultimi giorni. Da un lato pesa l’anticipo dei regali favorito dalle promozioni online di novembre, dall’altro l’arrivo delle tredicesime a metà mese. Il risultato è una forte concentrazione degli acquisti nei negozi fisici nell’ultima settimana prima di Natale.
Segnale da consolidare
Tra i consumatori che devono completare i regali in questi giorni, il 62% prevede di acquistare anche in un punto vendita tradizionale: rispetto al periodo del Black Friday si tratta di oltre 6 milioni di acquirenti in più nei negozi fisici, per un totale di oltre 20 milioni di consumatori attesi per gli acquisti last minute. Il segnale positivo che emerge dai dati Istat va ora consolidato e trasformato in domanda stabile.
Sostenere il potere di acquisto
Per farlo, sottolinea Confesercenti, è fondamentale accelerare il recupero del potere d’acquisto, sostenendo i redditi da lavoro e valorizzando una contrattazione di qualità, contrastando al contempo il dumping contrattuale che penalizza lavoratori e imprese corrette. Parallelamente, è necessario proseguire con decisione nel percorso di riduzione del carico fiscale, in particolare sul lavoro, per liberare risorse da destinare a consumi e investimenti.



