Un processo giusto non si esaurisce nel rispetto delle norme e delle forme. A pesare, ha sottolineato Licia Ronzulli, è anche la percezione di equità che la giustizia riesce a trasmettere ai cittadini. Un elemento che, secondo la Vicepresidente del Senato della Repubblica e senatrice di Forza Italia, negli ultimi decenni è stato messo a dura prova da vicende giudiziarie con effetti irreversibili sulla vita delle persone. Intervenendo all’assemblea degli ordini forensi della Lombardia, Ronzulli ha richiamato casi in cui decisioni giudiziarie hanno prodotto conseguenze definitive senza che vi fosse, a valle, una reale assunzione di responsabilità. È in questo contesto, ha spiegato, che si colloca il tema dell’introduzione della responsabilità civile dei magistrati.
Secondo la Senatrice, non si tratta di uno strumento punitivo né di un attacco all’autonomia della magistratura, ma di un elemento di equilibrio del sistema. L’obiettivo dichiarato è rafforzare la fiducia dei cittadini nella giustizia, colmando una distanza che si è ampliata nel tempo proprio sul terreno della percezione di equità.
Principio di fondo
Ronzulli ha insistito su un principio di fondo: in uno Stato di diritto nessun potere può sottrarsi, neppure sul piano della percezione pubblica, a una verifica del proprio operato. Una condizione che, ha osservato, vale per tutte le altre professioni e che dovrebbe valere anche per chi esercita la funzione giudiziaria.



