0
Volodymyr Zelensky, Presidente Ucraina, Antonio Costa, Presidente Consiglio Europeo

Dopo Berlino. Zelensky al Consiglio Ue, scontro sugli asset russi mentre Mosca minaccia l’offensiva

Orbán avverte l’Europa: Putin reagirà. Von der Leyen: nel mirino di Mosca non c’è solo l’Ucraina
giovedì, 18 Dicembre 2025
3 minuti di lettura

Dopo una giornata di negoziati tesissimi a Berlino, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky parteciperà oggi al Consiglio europeo di Bruxelles mentre il Cremlino segnala l’intenzione di proseguire la guerra e l’Unione resta divisa sull’uso degli asset russi congelati. Fonti Ue hanno riferito che nell’incontro tra i vertici europei e Nato, Zelensky e gli inviati statunitensi Steve Witkoff e Jared Kushner sono stati compiuti “progressi significativi” sul fronte delle garanzie di sicurezza.

Le proposte americane vengono definite “le più solide e strutturate finora”, mentre anche il recente contatto telefonico con il presidente Donald Trump è stato giudicato positivamente, segnando un cambio di passo rispetto a precedenti interlocuzioni. Al centro del Consiglio di Bruxelles ci saranno ora il finanziamento a Kiev e l’eventuale utilizzo degli asset russi congelati. Su questo punto, però, il fronte europeo resta spaccato.

Il premier ungherese Viktor Orbán ha dichiarato che la proposta sugli asset sarebbe “saltata” e non verrà discussa, una versione smentita da alti funzionari Ue, secondo cui il dossier resta pienamente sul tavolo. Orbán ha inoltre riferito di aver ricevuto da Vladimir Putin un monito diretto: in caso di confisca dei beni russi, Mosca “risponderà con la forza”, tenendo conto delle posizioni espresse dai singoli Stati membri. Più prudente la posizione italiana, che richiede una base giuridica “solida e inattaccabile”, mentre al contrario il cancelliere tedesco Friedrich Merz ha invocato “più pressione su Mosca”, e la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen ha avvertito che la Russia non ha nel mirino solo l’Ucraina, ma rappresenta una minaccia diretta alla sicurezza europea.

Secondo von der Leyen, l’Ue dovrà coprire circa 90 miliardi dei 137 miliardi necessari a Kiev nel biennio 2026-2027. Sul piano militare, la Norvegia ha annunciato l’acquisto di armi statunitensi per l’Ucraina per 267 milioni di euro, inclusi missili e munizioni per gli F-16. Londra ha invece compiuto un passo politico rilevante: il premier britannico Keir Starmer ha annunciato il trasferimento a Kiev di 2,5 miliardi di sterline di proventi derivati dagli asset congelati dell’oligarca russo Roman Abramovich, avvertendo che il governo è pronto a ricorrere ai tribunali per la confisca totale. La guerra nel frattempo continua a portare distruzione.

Kiev rivendica un attacco con droni contro una raffineria nel Krasnodar, mentre la Russia afferma di aver neutralizzato 94 droni ucraini e di aver conquistato il villaggio di Gerasimovka, nella regione di Dnipro. Nella notte, droni russi hanno colpito Kiev, con esplosioni e interventi della difesa aerea.

Rischi finanziari

Sul dossier degli asset congelati pesa anche l’allarme lanciato dai mercati. L’agenzia di rating Fitch ha avvertito Euroclear del rischio di un possibile declassamento, legato ai piani Ue di utilizzare i capitali della Banca centrale russa per finanziare un prestito a favore dell’Ucraina. Secondo Fitch, la mossa potrebbe aumentare in modo significativo i rischi legali e di liquidità per l’istituto belga, aprendo la strada a contenziosi e ritorsioni. Un segnale che rafforza le cautele di alcuni Stati membri e rende la decisione del Consiglio europeo non solo politica, ma anche finanziariamente delicata.

La linea dura del Cremlino

Da Mosca, intanto, il tono resta duro. Vladimir Putin ha minacciato che, senza “negoziati concreti”, la Russia conquisterà con la forza i territori che considera “storici”, pur negando qualsiasi intenzione di attaccare l’Europa. Il ministro della Difesa Andrei Belousov ha confermato che l’offensiva proseguirà anche nel prossimo anno. Il Cremlino ha ribadito il suo no alla presenza di truppe straniere in Ucraina, pur definendo il tema “ancora in discussione”, e ha criticato l’ipotesi di nuove sanzioni statunitensi.

Alla vigilia del Consiglio europeo, Zelensky ha avvertito che le parole di Mosca rappresentano “un segnale chiaro che la guerra continua” e ha chiesto agli alleati di reagire con decisione. Il vertice di Bruxelles dovrà ora decidere se e come tradurre il sostegno politico in scelte finanziarie e strategiche, mentre il confronto con il Cremlino entra in una fase sempre più rischiosa. Un ulteriore segnale della strategia russa sul lungo periodo arriva dai territori occupati.

Vladimir Putin ha firmato una legge che autorizza la confisca delle abitazioni considerate “senza proprietario” nelle aree ucraine sotto controllo russo, consentendone l’assegnazione a funzionari e militari. Secondo media indipendenti, migliaia di case rischiano il sequestro, un provvedimento che Kiev interpreta come un tentativo di consolidare l’occupazione e rendere irreversibili le annessioni.

Sanzioni Usa

Gli Stati Uniti, intanto, preparano nuove leve di pressione su Mosca. Secondo Bloomberg, Washington starebbe valutando un nuovo pacchetto di sanzioni mirate al settore energetico russo, comprese le navi della cosiddetta “flotta ombra” utilizzate per esportare petrolio aggirando le restrizioni. Le misure scatterebbero nel caso in cui il Cremlino rifiutasse un accordo di pace, segnalando che la Casa Bianca intende affiancare al negoziato una strategia di deterrenza economica più aggressiva.

Lascia un commento

Your email address will not be published.

Questo modulo raccoglie il tuo nome, la tua email e il tuo messaggio in modo da permetterci di tenere traccia dei commenti sul nostro sito. Per inviare il tuo commento, accetta il trattamento dei dati personali mettendo una spunta nel apposito checkbox sotto:

Potrebbero interessarti

“Trump. La rivincita”. Storia di una resurrezione politica

Mass media, esperti di sondaggi, intellettuali, politologi erano tutti…

“Tregua sulle linee attuali”: Kiev, Ue e Regno Unito con Trump, ma Lavrov chiude la porta

Ieri i leader europei, insieme a Ucraina e Regno Unito,…