“Dopo l’allarme lanciato qualche giorno fa in Lombardia, dove si prospetta il record di posti vacanti, con oltre 15mila cattedre libere e un incremento del 34 per cento in un solo anno, oggi è stata la volta del Veneto, dove si prevedono 9 mila cattedre senza docenti di ruolo, ma siccome le graduatorie sono vuote si prospetta un vero boom di supplenze. Perché gli insegnanti ci sono, ma sono perlopiù precari e vanno ad occupare posti anche delicati, come quelli di sostegno. A dirlo è, tra l’altro, una fonte autorevole: il Dirigente dell’Usr Veneto, Augusta Celada, dalle pagine del Corrieredelveneto.it”. Lo sottolinea l’Anief in una nota.
Secondo il leader del sindacato, Marcello Pacifico, “possiamo dire che, con i dovuti paragoni che quest’anno vivremo la Caporetto del precariato scolastico italiano. Ci sono da coprire i 64 mila posti vacanti segnalati dal Miur, a cui ne vanno aggiunti più del doppio tra i 50 mila di sostegno in deroga e quelli che si continuano a ‘imboscare’ in modo illegittimo su organico di fatto. L’assurdo è che il contingente per coprire questa voragine senza precedenti ci sarebbe, visto che i precari abilitati complessivi sono oltre 200mila.
I posti liberi andranno a precari non abilitati e quelli di sostegno anche a docenti non specializzati, con tutto quello che ne deriva a livello di didattica e formazione degli alunni. Senza dimenticare l’incremento ulteriore del ricorso al giudice, sia da parte dei docenti ricorrenti, ai quali si continua a negare l’applicazione della normativa Ue che ha aperto da tempo alle assunzioni in ruolo automatiche dopo 36 mesi di servizio svolto in presenza dei titoli d’accesso e dei posti disponibili. E che dire delle tante impugnazioni delle famiglie degli alunni, a cui si continua a minare il diritto allo studio?”.(Italpress)