“La corretta implementazione del lavoro agile richiede strutture manageriali capaci di gestione per obiettivi, sistemi di monitoraggio non invasivi e un approccio culturale orientato al risultato”: lo ha ricordato Giuseppe Conte, Direttore Centrale Risorse Umane dell’INPS, intervenendo oggi alla Bocconi davanti agli studenti del terzo anno di Economia e Management.
Richiamando un passaggio del suo recente libro” In difesa dello Smart Working” Conte ha affermato:” il lavoro agile non è un’opzione accessoria, ma un indicatore della maturità democratica e organizzativa delle istituzioni pubbliche e la PA può guidare il cambiamento del Paese solo se ha il coraggio di ripensare se stessa”.
Conte ha spiegato che la sfida politica non riguarda «quante giornate di lavoro da remoto concedere», ma la capacità di costruire un nuovo patto professionale basato su responsabilità, autonomia e fiducia: «Una PA che evolve rafforza la coesione sociale; una PA che resta ferma aumenta la distanza con i cittadini».


