Sui social è possibile ancora imbattersi nei lavender marriage, letteralmente matrimoni alla lavanda, in passato sinonimo di matrimonio di facciata tra un uomo e una donna per nascondere la propria omosessualità. Ma oggi, le nuove generazioni li stanno recuperando, dandogli un significato completamente nuovo, una sorta di “mutuo soccorso” in una epoca difficile per i giovani, non solo dal punto di vista economico, ma anche relazionale.
Le origini del nome
<zÈ dal 1900 che esiste questo termine, all’inizio impiegato soprattutto per indicare i matrimoni di convenienza di figure pubbliche e celebrità. Ma chiunque poteva ricorrere a questo tipo di unione per motivi che variano dalla pressione sociale, alle aspettative familiari, all’omofobia, per evitare, quindi, discriminazioni nella vita personale e professionale.
Nella vecchia Hollywood erano ampiamente diffusi per evitare che l’orientamento sessuale di un attore o un’attrice ne intaccasse carriera e reputazione, soprattutto quando nel 1920 vennero inserite nei contratti degli attori delle clausole sulla condotta morale. Nonostante non sia dato sapere con certezza quali figure siano ricorse a questo tipo di unione, si vocifera che Rock Hudson decise di sposare Phyllis Gates, per tacitare i numerosi rumors sulla sua omosessualità e dopo che il magazine Confidential aveva annunciato di essere in procinto di smascherarlo. Si mormora anche che i matrimoni di Cary Grant, sempre sotto l’occhio dei riflettori, siano anch’essi stati solo di facciata per distogliere l’attenzione dal fatto che l’attore da anni vivesse con Randolph Scott.
Di contro, non è mancato chi a Hollywood si sia opposto al volere degli studi di produzione per rimanere fedele alla propria natura, ma a caro prezzo. Come nel caso dell’attore William Haines, che vide interrotta improvvisamente la sua carriera a 35 anni, perché si era rifiutato di sposare una donna, ponendo fine alla relazione con il suo partner.
Perché proprio il viola lavanda
Questo colore è stato nella storia spesso associato al mondo LGBTQIA+, ma con alterne vicende, ora positive, ora negative. Il legame è antico, tanto che già Saffo, la poetessa greca attiva nel VII secolo a. C., veniva descritta dal poeta Alceo come “coronata di viole” e che nelle sue stesse poesie il viola simboleggiasse l’attrazione omoerotica.
Nel XVIII secolo, quando venne inventata la tinta, il colore conobbe una certa popolarità nel campo della moda, con accessori e vestiario di questa sfumatura indossati indistintamente da uomini e da donne. Ma dalla seconda metà dell’Ottocento, i giornali dell’epoca cominciarono a etichettare come “effeminati” chi lo indossasse e ad associare negativamente il colore alle persone omosessuali.
Con Eisenhower questo particolare viola tocca uno dei suoi punti più bassi durante il periodo definito appunto “Lavander Scare” o “Terrore della lavanda”, quando il Governo fece destituire dagli incarichi federali tutti i dipendenti sospettati di essere omosessuali.
Con i moti di Stonewall del ’69 il lavanda torna in auge, perdendo quella connotazione negativa, diventando il simbolo dell’orgoglio della comunità LGBTQIA+. Bracciali e fasce di lavanda furono consegnati alle centinaia di persone che marciavano da Washington Square Park allo Stonewall Inn a New York.
I lavender marriage oggi per la Gen Z
I matrimoni lavanda, quindi, servivano per tutelarsi dalla discriminazione e dall’omofobia dilagante dei secoli precedenti. Oggi globalmente la situazione è sicuramente migliorata, ma esistono ancora molti luoghi dove essere omosessuali è illegale e dove le discriminazioni perdurano e per questo capita di dover ancora ricorrere ai lavender marriage per salvaguardarsi. Ma accanto a quelli di tradizione se ne stanno aggiungendo di nuovi, introdotti dalla Gen Z. Sono sempre matrimoni di facciata, ma non c’entrano esclusivamente con il proprio orientamento sessuale. Molti li intendono come rapporti platonici da avviare con amici o conoscenti per scopi più concreti che non superare il pregiudizio. Hanno, cioè, a che fare con le difficoltà di arrivare a fine mese.
Sui social, soprattutto su Tiktok, ci si può facilmente imbattere in video in cui si cercano persone con cui sposarsi per dividere le bollette, le tasse, l’affitto, le spese in genere e per godere di tutte quelle agevolazioni di cui beneficiano le coppie convenzionali. Un esempio è rappresentato dal caso del tiktoker Robbie Scott, che nel 2024 ha raggiunto più di 5 milioni di visualizzazioni con un video in cui ricercava una ragazza con cui sposarsi per dividere le spese. In molti hanno risposto al suo video e tanti hanno raccontato le loro esperienze di lavender marriage, tanto da diventare in poco tempo un trend social. I primi giorni di novembre è stata anche lanciata una app, “Accord – Lavender Marriage”, per trovare persone che vogliono questo tipo di unione.
Sono soprattutto le donne a ricercarlo
Se tali legami sono di nuovo oggetto di attenzione è anche perché si staimponendo una visione diversa delle relazioni, dell’amore, dei matrimoni e soprattutto di quello che si ricerca in un partner. La dottoressa Raffaella Smith Fiello, fondatrice e direttrice dell’Healing Exchange LLP, in un’intervista per l’app di incontri Feeld, imputa questa riscoperta dei lavender marriage al fatto che si vuole “resistere all’idea che il matrimonio debba essere romantico per essere vero. Si può avere una relazione profondamente significativa, che non includa attrazione sessuale o romantica e questo è ancora dannatamente valido”.
Ricercano questo tipo di rapporti soprattutto le donne, perché il mondo dei dating e degli uomini è diventato sempre più complesso e avere una relazione di tipo platonico le farebbe sentire più sicure, rispettate ed emotivamente capite. In questo modo le relazioni si evolvono insieme alle identità individuali. La nuova consapevolezza di cosa si vuole dalla vita segna le scelte che molti fanno e così si riscrive il significato di matrimonio e delle relazioni, adattandole alla società odierna e infrangendo quelle che sono le norme imposte. Una società dove l’amore romantico e l’attrazione, a quanto pare, non sono più il primo requisito per sposarsi.
Le critiche
Molti però hanno mosso critiche e obiezioni a questa nuova concezione di queste particolari unioni Infatti, alcuni utenti di Reddit pensano che così il “lavender marriage” venga svuotato del significato doloroso e storico che ha avuto in passato. La sociologa Jennifer Gunsaullus, esperta di relazioni e sessuologa, sulle pagine di Cosmopolitan ha dichiarato al riguardo: “Il concetto originale di matrimonio lavanda è profondamente legato alla storia queer e alle lotte che le persone LGBTQIA+ hanno dovuto affrontare per orientarsi in strutture sociali oppressive. Riutilizzarlo senza riconoscere questa storia può cancellare le ragioni reali e spesso dolorose per cui questi matrimoni sono esistiti”.
E riguardo al futuro di questo trend la sociologa ha poi aggiunto: “Questa tendenza sembra più una rappresentazione teorica della disillusione della Generazione Z nei confronti delle relazioni romantiche tradizionali, del sesso, della monogamia e delle pressioni della vita moderna, piuttosto che un movimento diffuso verso matrimoni legali e senza vincoli . Riflette un desiderio più profondo di riformulare le relazioni in un modo che dia priorità all’autonomia, alla praticità e alla profondità della famiglia ‘scelta’ ”.
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