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G7, stop al piano Usa sull’Ucraina. Meloni: “L’Italia al lavoro per una pace giusta”

A Johannesburg i leader contestano alcuni punti della proposta americana e chiedono ulteriori verifiche. Zelensky definisce la squadra per i colloqui, mentre il Premier rilancia su globalizzazione e Piano Mattei
domenica, 23 Novembre 2025
1 minuto di lettura

Ieri i leader del G7 e le istituzioni europee, riuniti a Johannesburg in occasione del G20, hanno espresso dubbi sulla bozza del piano statunitense per l’Ucraina. In una dichiarazione congiunta (firmata anche dal Presidente del Consiglio Giorgia Meloni) i governi hanno riconosciuto che il documento “contiene elementi importanti”, ma che è necessario “ulteriore lavoro” prima che possa costituire una base solida per i negoziati. La posizione comune ha ribadito che “i confini non devono essere modificati con la forza” e ha espresso preoccupazione per le proposte di limitazione alle forze armate ucraine, considerate un rischio per la sicurezza del Paese. Inoltre la dichiarazione ha sottolineato che ogni decisione riguardante il percorso europeo e atlantico di Kiev richiede il consenso degli Stati membri dell’Ue e della Nato. I leader hanno confermato il coordinamento con Ucraina e Stati Uniti nei prossimi giorni.

Intanto in Ucraina il Presidente Volodymyr Zelensky ha approvato la composizione della delegazione incaricata di condurre colloqui con Stati Uniti e Russia sui possibili parametri di un futuro accordo. A guidare il gruppo è Andrii Yermak, Capo dell’ufficio della presidenza ucraina, insieme al Ministro della Difesa RustemUmerov e al Capo dell’intelligence Kyrylo Budanov.

Parola a Meloni

L’intervento del Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni

Intervenendo alla sessione plenaria del G20, anche il Primo Ministro italiano ha dichiarato che “l’Italia è pronta a collaborare con i partner europei e americani per raggiungere una pace giusta”, confermando la condanna nei confronti dell’“ingiustificata guerra di aggressione russa”. Ha sottolineato l’importanza del conflitto nell’ambito globale e la necessità di un approccio multilaterale. Inoltre Meloni ha affrontato il tema dei rapporti economici internazionali, sostenendo la necessità di “ripensare l’Organizzazione mondiale del commercio” e definendo “insostenibile” una globalizzazione “senza regole”. Ha evidenziato che il modello seguito negli ultimi decenni ha generato squilibri e ha sottolineato che le partnership economiche devono basarsi su criteri paritari. Il Presidente del Consiglio ha presentato quindi i contenuti del Piano Mattei, definito “un nuovo modo di guardare all’Africa”, un progetto che si fonda sulla cooperazione e sull’implicazione diretta delle istituzioni africane. L’iniziativa, secondo Meloni, è attiva in quattordici Paesi e procede in coordinamento con l’Unione Africana, le Nazioni Unite, le istituzioni finanziarie internazionali e l’Ue attraverso il Global Gateway.

Infine il Primo Ministro ha illustrato alcune iniziative in corso: il corridoio di Lobito tra Angola e Zambia, l’apertura a Roma dell’hub di Intelligenza Artificiale per lo sviluppo sostenibile, e un progetto in Tunisia incentrato sul recupero dei terreni attraverso il riciclo delle acque reflue. Le priorità individuate (salute, agricoltura, acqua, infrastrutture e formazione) sono condivise dai Paesi coinvolti. Meloni ha infine affermato che “nulla si può fare senza valorizzare il capitale umano”, indicando questo principio come fondamentale per il metodo di lavoro.

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