Ieri l’esercito ucraino ha segnalato un peggioramento sul fronte di Pokrovsk: approfittando della fitta nebbia, piccoli reparti russi sarebbero riusciti a infiltrarsi dai quartieri sud. Secondo il Settimo Corpo d’assalto aviotrasportato oltre trecento militari russi si troverebbero dentro il perimetro urbano con l’obiettivo di spingersi verso i confini settentrionali per tentare un accerchiamento.
Combattimenti e pressione sono segnalati anche sull’asse di Huliaipole nella regione di Zaporizhzhia. Mosca intanto sostiene di avere sventato il dirottamento di un caccia MiG 31 armato con missili Kinzhal, parlando di un piano ucraino, con supervisione britannica, per creare un casus belli con l’alleanza atlantica. Sul versante opposto Kiev rivendica nuovi attacchi in profondità contro la catena energetica russa. All’alba di ieri sono stati colpiti una raffineria nella regione di Saratov, con esplosioni e incendi di serbatoi al terminal di Feodosia in Crimea.
Secondo lo Stato maggiore ucraino quell’infrastruttura è cruciale per il rifornimento delle truppe russe. Nelle stesse ore Mosca afferma di avere risposto con l’impiego di Kinzhal contro il centro di intelligence elettronica a Brovary, nei pressi di Kiev, e contro l’aeroporto di Starokostiantyniv nella regione di Khmelnytsky, dove sarebbero di stanza velivoli F 16. Sul terreno il bilancio dei civili resta pesante.
Nel Donetsk due persone sono state uccise ieri in attacchi che hanno colpito Kramatorsk e Kostiantynivka, inclusi raid di droni Fpv. L’amministrazione militare di Kherson calcola circa centoventimila attacchi aerei russi dall’inizio dell’anno e conferma l’evacuazione assistita per i residenti delle aree più esposte.
Scandalo corruzione a Energoatom
Mentre la guerra dell’energia continua anche sul piano militare, con nuovi blackout e attacchi a Odessa, esplode in Ucraina uno scandalo di corruzione che travolge il settore energetico.Ukrenergo ha comunicato interruzioni in tre regioni dopo attacchi russi, mentre a Odessa un massiccio sciame di droni ha danneggiato infrastrutture di energia e trasporto, con almeno un ferito. In parallelo il Consiglio di vigilanza di Energoatom ha convocato una riunione straordinaria sulle accuse di corruzione che toccano la società nucleare statale.
La Nabu e la procura anticorruzione hanno descritto una organizzazione criminale capace di drenare percentuali da contratti pubblici per decine di milioni di dollari. Ieri sono scattati arresti e perquisizioni, citati dai media anche presso esponenti passati e presenti del settore. Nel suo discorso serale Volodymyr Zelensky ha chiesto collaborazione piena con gli investigatori e sanzioni per i responsabili. Più tardi il presidente ha visitato Kherson nel terzo anniversario del ritiro russo, promettendo decisioni per rafforzare la difesa della città, quotidianamente esposta a bombardamenti e droni.
Tensioni ONU sulla risoluzione Ucraina
Il fronte diplomatico registra tensioni alle Nazioni Unite. Secondo il Kyiv Post gli Stati Uniti avrebbero proposto di riformulare la risoluzione annuale sui diritti umani nei territori occupati dell Ucraina eliminando i riferimenti a aggressione e integrità territoriale, con una versione più ampia intitolata guerra in Ucraina. Fonti occidentali citate dalla stampa ucraina temono un indebolimento del messaggio politico verso Mosca. Intanto il Cremlino segnala di non avere ricevuto chiarimenti da Washington sulle dichiarazioni del presidente Trump riguardo a una possibile ripresa dei test nucleari.
Droni in Romania
Nei paesi confinanti con il teatro di guerra Bucarest segnala possibili frammenti di drone caduti nella regione di Tulcea dopo attacchi russi sul porto ucraino di Izmail. L’area è stata messa in sicurezza e sono in corso verifiche. Nelle stesse ore fonti militari ricordano le recenti esercitazioni della Nato in Romania e l’annuncio di una riduzione del contingente statunitense nel paese. Sempre nei Balcani, a Belgrado, il ministro dell’Energia serbo ha affermato che i soci russi di NIS, colpita da sanzioni Usa, sono pronti a cedere il controllo della compagnia, richiesta già inoltrata all autorità americana competente.
Sabotaggio Nord Stream
Infine, il Wall Street Journal riferisce che gli investigatori tedeschi avrebbero ricostruito un coinvolgimento dell’allora comandante in capo ucraino Valeriy Zaluzhny nella pianificazione del sabotaggio ai gasdotti Nord Stream. L’obiettivo, secondo tale ricostruzione, sarebbe stato ridurre le entrate energetiche di Mosca e il legame con la Germania. Kiev non commenta la notizia, che alimenta un ulteriore capitolo della guerra delle versioni.



