“La negoziazione tra Comieco e Anci non è competitiva ma è una negoziazione tra parti che hanno obiettivi simili, non si lavora per far vincere gli industriali o i comuni e i cittadini ma si lavora per trovare soluzioni migliori”. Lo ha detto Piero Capodieci, capodelegazione Comieco, nel corso dell’intervento al webinar “Il nuovo accordo Anci-Comieco nel quadro del pacchetto europeo sull’economia circolare”. “Abbiamo aumentato la quantità di imballaggi nella raccolta congiunta a causa anche della diffusione dell’e-commerce, l’abbiamo aumentata dal 35% al 40% – ha aggiunto Capodieci -, tutto per favorire e premiare le azioni corrette. Poi Comieco ha convinto l’Anci che era opportuno tener conto delle dinamiche del mercato”. L’accordo generale Anci-Conai è lo strumento attraverso il quale il sistema consortile garantisce ai Comuni la copertura dei maggiori oneri sostenuti per fare le raccolte differenziate degli imballaggi.
Il presidente di Comieco, Amelio Cecchini, ha spiegato: “Abbiamo introdotto un maggior controllo e analisi su tutte le piattaforme e su tutti i materiali per ridurre tutte le problematiche legate al processo di riciclo, si è introdotto tutto un sistema di controllo. L’Italia non ha materie prime, alberi da cellulosa, affinché le nostre industrie cartiere possano produrre dobbiamo sfruttare la ‘foresta urbana’, con il riciclo”.
“Le prospettive sono eliminare vecchie cartiere con nuove, oggi si può fare un imballaggio più leggero, si sta andando verso un sistema migliore, abbiamo come Comieco possibilità di crescita.
Le prospettive nel settore imballaggio sono buone – ha concluso -, anche con tutte le problematiche legate a questa fase di emergenza, i consorzi hanno dimostrato di non aver lasciato un chilo per strada, si è dimostrato un settore strategico”. (Italpress)