Nuovo duello politico sulla manovra economica tra il Ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti e la Segretaria del Partito Democratico Elly Schlein. Dal palco del Festival dei Territori Industriali di Bergamo, il titolare del MEf ha difeso la linea del governo Meloni sulle politiche fiscali, respingendo le accuse di favorire i redditi più alti: “Bisogna capire cosa si intende per ricco: se è chi guadagna 45 mila euro lordi l’anno, poco più di 2 mila euro netti al mese, allora Istat, Banca d’Italia e Upb hanno una concezione della vita un po’ particolare. Noi siamo intervenuti sul ceto medio – ha spiegato – perché i ceti più svantaggiati sono stati già attenzionati negli anni scorsi. Quest’anno abbiamo esteso gli aiuti fino ai redditi da 50 mila euro, con circa 18 miliardi stanziati come nel 2024. Mi sembra una logica pluriennale sensata”.
Il Ministro ha poi difeso l’operato dell’esecutivo anche sul piano politico: “A giudicare gli altri si fa presto, ma assumersi le responsabilità in un contesto di guerre armate e instabilità globale è più complicato. Siamo stati massacrati da chi ha il potere di farlo, ma siamo convinti di essere nel giusto. La manovra va vista nel suo complesso”.
La replica di Schlein
Non si è fatta attendere la risposta della Schlein che da Napoli, a margine del congresso nazionale dei Giovani democratici – ha replicato duramente alle parole di Giorgetti: “Il Ministro dovrebbe guardare i dati dell’Istat, non quelli del Pd. L’Istituto ha segnalato che l’intervento sull’aliquota Irpef andrà per l’85% a beneficio delle famiglie più ricche. L’intervento darà 30 euro in più all’anno a chi guadagna 30mila euro, ma 440 euro a chi ne percepisce 199 mila. Ancora una volta aiutano i più ricchi e non chi fa fatica ad arrivare a fine mese. E quando lo diciamo, si offendono, ma sono i loro stessi dati a dirlo”.
La leader dem ha inoltre ricordato come, secondo i documenti del governo, la pressione fiscale sia salita al 42,8%, il livello più alto degli ultimi dieci anni: “Le tasse le hanno aumentate loro, non noi. È un fatto, non un’opinione. E Giorgetti lo sa, perché ha firmato quei documenti. Mentre continuano a fare propaganda, le famiglie italiane si trovano con salari fermi e costi della vita in crescita”.



