0

Migranti, +16% di richieste d’asilo: l’Ucraina è il principale Paese d’origine

In Italia aumentano le richieste di asilo, primi arrivi da Ucraina, Albania e Romania secondo il nuovo rapporto Ocse
martedì, 4 Novembre 2025
2 minuti di lettura

È quanto emerge dal nuovo rapporto “Prospettive sulle migrazioni internazionali 2025” diffuso dall’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (OCSE), che fotografa l’andamento dei flussi migratori nei Paesi membri. Nella scheda dedicata all’Italia si evidenzia come nel 2023 i principali Paesi di provenienza dei migranti siano stati Ucraina, Albania e Romania. L’OCSE segnala inoltre che «le persone che hanno rivolto per la prima volta una richiesta d’asilo all’Italia sono aumentate del 16%, per raggiungere quota 151.000».

Un incremento significativo

L’aumento del 16% rispetto all’anno precedente rappresenta un segnale rilevante nel quadro europeo, dove la crescita complessiva delle nuove domande d’asilo è stata diffusa ma non uniforme. Il dato italiano, osserva l’OCSE, risulta in linea con l’andamento generale dei Paesi dell’Unione europea, che nel 2023 hanno registrato un livello di richieste di protezione tra i più alti degli ultimi dieci anni.

Il ruolo dei Paesi dell’Est Europa

Il rapporto sottolinea come l’Ucraina continui a essere tra le principali origini dei flussi verso l’Italia, in conseguenza diretta del protrarsi della guerra e delle difficoltà sociali e economiche nel Paese. Seguono Albania e Romania, due Stati che storicamente mantengono un forte legame migratorio con l’Italia, sia per motivi economici sia per la presenza di reti familiari consolidate. L’OCSE osserva che, pur con differenti motivazioni, la componente proveniente dall’Europa orientale continua a rappresentare una parte sostanziale dei movimenti verso il territorio italiano.

L’analisi del contesto italiano

Nella panoramica sull’Italia, l’OCSE mette in evidenza anche la capacità del sistema di accoglienza di assorbire i nuovi flussi. Non vengono tuttavia fornite nel dettaglio informazioni sull’esito delle domande d’asilo, né sul tempo medio di valutazione o sulle tipologie di protezione concesse. Il rapporto indica che l’aumento delle prime richieste è un fenomeno “strutturale”, connesso a fattori geopolitici e a una crescente mobilità intraeuropea, oltre che a nuove rotte di transito nel Mediterraneo.

Un quadro europeo in evoluzione

A livello complessivo, l’OCSE rileva che nel 2023 i Paesi membri hanno registrato il più alto numero di richiedenti asilo dal 2016. L’Italia si colloca tra gli Stati con un incremento percentuale più marcato, insieme a Germania, Francia e Spagna. L’organizzazione segnala anche una crescita delle procedure di ricollocamento e un rafforzamento dei meccanismi di cooperazione transfrontaliera.

L’impatto sui sistemi di accoglienza

L’aumento delle richieste comporta, secondo l’analisi, una pressione crescente sulle strutture di prima accoglienza e sulle procedure di esame delle domande. In Italia, questo ha spinto le autorità a proseguire nel potenziamento dei centri e nella digitalizzazione dei processi amministrativi. La scheda OCSE ricorda inoltre che una quota consistente delle richieste proviene da persone arrivate legalmente o in possesso di permessi temporanei, successivamente convertiti in domande di asilo.

La fotografia del 2023

Il dato finale di 151.000 prime richieste segna quindi un aumento netto rispetto all’anno precedente e conferma una tendenza in atto: l’Italia rimane tra i principali Paesi di destinazione per chi cerca protezione internazionale in Europa. L’Ucraina, insieme all’Albania e alla Romania, rappresenta oggi l’asse principale di provenienza, in un quadro migratorio che continua a essere influenzato da crisi regionali e mobilità interna al continente.

Lascia un commento

Your email address will not be published.

Questo modulo raccoglie il tuo nome, la tua email e il tuo messaggio in modo da permetterci di tenere traccia dei commenti sul nostro sito. Per inviare il tuo commento, accetta il trattamento dei dati personali mettendo una spunta nel apposito checkbox sotto:

Potrebbero interessarti

Fonti rinnovabili: in due anni investimenti su del 24%

L’IEA, l’Agenzia internazionale intergovernativa dell’energia fondata nel 1974 dall’OCSE in…

“Ukraina – Stranieri amori alle soglie della guerra” di Gabriele Lanci

“Ukraina – Stranieri amori alle soglie della guerra”, edito dall’associazione…