Il 30 ottobre, Buckingham Palace ha annunciato la revoca formale di tutti i titoli reali al principe Andrea, fratello minore di Re Carlo III, segnando una delle decisioni più drastiche nella storia recente della monarchia britannica. Il duca di York perde il titolo di “Altezza Reale”, il rango di principe e ogni onorificenza connessa alla Corona. D’ora in poi sarà conosciuto semplicemente come Andrew Mountbatten-Windsor. Contestualmente, il sovrano ha disposto lo sfratto immediato del fratello dalla Royal Lodge, la storica residenza di 30 stanze nel Windsor Great Park, dove Andrea viveva dal 2003 insieme all’ex moglie Sarah Ferguson. Il contratto di locazione, che finora gli garantiva protezione legale, è stato annullato. Andrea dovrà trasferirsi in una residenza privata a Sandringham. La decisione arriva dopo anni di scandali e controversie, in particolare i legami del principe con il defunto faccendiere americano Jeffrey Epstein. Sebbene Andrea continui a negare le accuse, Buckingham Palace ha dichiarato che “le loro Maestà desiderano esprimere la massima solidarietà alle vittime e ai sopravvissuti di qualsiasi forma di abuso”. Le figlie Beatrice ed Eugenie manterranno i privilegi reali, mentre Sarah Ferguson lascerà la villa. Secondo fonti vicine alla corte, il processo è stato avviato mediante mandati reali al Lord Cancelliere, e non prevede obiezioni da parte del diretto interessato. La mossa di Re Carlo III è interpretata come un tentativo di proteggere l’integrità della monarchia e chiudere definitivamente un capitolo controverso. Il gruppo anti-monarchico Republic ha chiesto ulteriori azioni legali, ma per ora la Casa Reale sembra aver tracciato una linea netta.
 
             
				
 
            



 
                