Con oltre il 40% dei voti, il presidente argentino Javier Milei ha ottenuto una vittoria decisiva alle elezioni legislative di medio termine, consolidando il progetto di riforma libertaria avviato dopo la sua elezione nel 2023. Il partito di governo La Libertad Avanza (LLA) ha superato di oltre 16 punti la principale forza d’opposizione, Fuerza Patria, guidata dai peronisti di centrosinistra. “È un giorno storico per l’Argentina,” ha dichiarato Milei durante il comizio della vittoria a Buenos Aires. “Abbiamo raggiunto un punto di svolta: oggi inizia la costruzione di una grande nazione fondata sulla libertà economica e sulla riduzione dello Stato”. L’affluenza, ferma al 67,85%, è stata la più bassa dal ritorno della democrazia nel 1983, segno di una crescente disillusione politica. Nonostante ciò, il risultato elettorale ha rafforzato la posizione di Milei in Parlamento, dove LLA ha guadagnato 64 nuovi deputati e ampliato la propria presenza anche al Senato. La vittoria consente al presidente di accelerare l’attuazione del suo controverso piano di riforme, che include tagli radicali alla spesa pubblica, privatizzazioni, deregulation economica e riduzione delle imposte. Tra le misure più discusse, il cosiddetto “piano motosega”, che prevede la soppressione di ministeri e agenzie statali ritenute inefficienti. Il successo di Milei è stato salutato anche da Donald Trump, che ha definito il risultato “una vittoria schiacciante” e ha elogiato il “lavoro meraviglioso” del presidente argentino. Tuttavia, il cammino resta complesso: l’opposizione peronista mantiene una base solida in alcune province, e le tensioni sociali legate all’inflazione e alla disoccupazione potrebbero mettere alla prova la tenuta del governo. Con un Congresso più favorevole e un mandato popolare rinnovato, Milei si prepara a imprimere una svolta profonda alla politica argentina.



