Si è svolta ieri mattina in Piazza San Pietro l’udienza generale di Papa Leone XIV, che ha proseguito la catechesi dell’Anno Giubilare dedicandola al tema dell’ascolto e dell’umiltà. Di fronte a migliaia di fedeli e pellegrini, il Pontefice ha esortato la comunità ecclesiale a essere “esperta di umanità” e pronta a “prestare orecchio a tutti, anche ai giovani e ai più deboli”.
Il Papa ha ricordato che l’ascolto non è un gesto formale ma “un atto di prossimità che implica empatia e partecipazione reale”. Ha spiegato che la Chiesa deve saper accogliere le domande di ogni uomo e donna del nostro tempo senza paura del confronto. “La Chiesa non può temere le domande” ha detto “perché è proprio dalle domande che nasce la fede più autentica”.
Un richiamo contro i personalismi
Nel cuore della catechesi Leone XIV ha voluto anche mettere in guardia da atteggiamenti autoreferenziali, invitando i fedeli e i pastori a un atteggiamento di umiltà e apertura. “La Chiesa non deve essere gonfia di sé” ha ammonito “ma umile, capace di accogliere tutti”.
Il Pontefice ha definito l’umiltà come la condizione necessaria per ogni forma di testimonianza cristiana. “No ai personalismi” ha aggiunto “perché dove prevale l’ego non c’è spazio per il Vangelo”. Parole che invitano a riscoprire la semplicità del servizio e la centralità della persona, lontano dalle logiche di potere o di protagonismo individuale.
Una Chiesa che ascolta e accoglie
Nel suo messaggio Leone XIV ha sottolineato che l’autorevolezza della Chiesa non nasce dal comando ma dall’esempio. “Solo chi si china per servire può davvero essere credibile” ha affermato, invitando i fedeli a riconoscere il valore dei gesti semplici e delle relazioni autentiche.
Il Papa ha poi richiamato l’attenzione sui più fragili, i giovani e gli emarginati che spesso si sentono lontani dalla Chiesa o inascoltati. “Una comunità che ascolta” ha detto “è una comunità che accoglie”. Il suo appello è a una Chiesa capace di dialogare con le sfide contemporanee senza chiudersi nel formalismo ma restando vicina alla vita quotidiana delle persone.
Le visite in Vaticano di domani
Lunedì mattina alle ore 9 Leone XIV riceverà in Vaticano il primo ministro ungherese Viktor Orbán. L’incontro avverrà nel contesto dei rapporti bilaterali tra la Santa Sede e l’Ungheria e sarà dedicato, secondo fonti vaticane, ai temi della pace, della tutela dei diritti umani e del dialogo interreligioso.
Successivamente il Pontefice accoglierà re Filippo e la regina Mathilde del Belgio per un’udienza privata. La visita dei sovrani si inserisce nel solco delle relazioni di lunga data tra il Belgio e la Santa Sede e offrirà l’occasione per affrontare questioni legate alla cooperazione internazionale e alla solidarietà verso le popolazioni in difficoltà.



