Dopo mesi di crescita, il settore delle costruzioni registra una battuta d’arresto. Secondo i dati diffusi ieri dall’Istat, ad agosto 2025 la produzione nel comparto edilizio è diminuita dell’1,6% rispetto a luglio. Un dato che interrompe il leggero incremento registrato il mese precedente, segnalando un raffreddamento temporaneo dell’attività produttiva. L’istituto precisa tuttavia che, considerando la media del trimestre giugno-agosto, la produzione è cresciuta dello 0,4% rispetto ai tre mesi precedenti.
Un calo mensile ma un anno ancora in crescita
Il confronto con l’anno scorso restituisce un quadro più incoraggiante. L’indice corretto per gli effetti di calendario, cioè un valore che tiene conto del diverso numero di giorni lavorativi nei mesi presi in esame, segna infatti un aumento del 4%. Ad agosto 2025 si sono contati 20 giorni lavorativi contro i 21 dello stesso mese del 2024, e questo dato incide sui confronti diretti. Se invece si guarda all’indice “grezzo”, cioè non corretto per il calendario, la crescita si ferma allo 0,4%. In altre parole, il settore ha prodotto di più rispetto all’anno precedente, ma con una spinta più contenuta una volta considerato il calendario.
Una tendenza positiva sui primi otto mesi dell’anno
Allargando lo sguardo al periodo gennaio-agosto 2025, il bilancio resta positivo. L’indice corretto per gli effetti di calendario cresce del 4,7% e quello grezzo del 2,8%, segno che, al netto delle oscillazioni mensili, l’edilizia continua a muoversi in terreno favorevole. Si tratta di un dato importante in un settore che, negli ultimi anni, ha attraversato fasi alterne legate all’andamento dei bonus fiscali e ai costi dei materiali. La crescita tendenziale conferma dunque che il comparto, pur rallentando in estate, mantiene una dinamica complessiva di espansione.
Le ragioni del rallentamento di agosto
L’arretramento registrato ad agosto potrebbe essere in parte legato alla fisiologica pausa estiva, con cantieri che rallentano l’attività durante le ferie e una domanda di nuovi lavori che tende a concentrarsi nei mesi precedenti o successivi. A incidere potrebbero anche essere le incertezze legate ai costi dell’energia e alle condizioni di credito, che influenzano la capacità delle imprese di investimento e la fiducia dei committenti privati. Nonostante ciò, gli analisti sottolineano che l’aumento medio del trimestre e quello su base annua indicano un settore ancora in tenuta.
Un settore che resta trainante per l’economia italiana
Il comparto delle costruzioni continua a rappresentare uno dei pilastri dell’economia nazionale. Negli ultimi anni ha beneficiato delle misure di incentivo come il Superbonus e del rinnovato interesse verso la riqualificazione energetica e sismica degli edifici. Secondo le analisi dell’Istat e del Cresme, il valore aggiunto generato dal settore incide per oltre il 5% sul PIL e occupa centinaia di migliaia di addetti tra imprese, artigiani e professionisti. Tuttavia, la transizione post-bonus e il rialzo dei tassi d’interesse hanno reso più complesso l’accesso ai finanziamenti, con effetti evidenti sulla pianificazione dei nuovi cantieri.
Uno scenario in evoluzione
In prospettiva, il futuro del comparto dipenderà dalla capacità di coniugare sostenibilità ambientale e innovazione tecnologica. Le nuove normative europee sull’efficienza energetica degli edifici, il cosiddetto “Green Deal” e il piano “Case Green”, impongono standard più severi ma offrono anche nuove opportunità per imprese capaci di adattarsi. Le costruzioni del prossimo decennio saranno sempre più legate alla digitalizzazione dei processi, alla prefabbricazione intelligente e ai materiali a basso impatto.
Un equilibrio delicato tra crescita e stabilità
Il dato di agosto, pur negativo sul breve periodo, si inserisce dunque in un contesto più ampio di consolidamento. Gli esperti ritengono che oscillazioni mensili di questo tipo siano fisiologiche in un settore soggetto a variabili stagionali, logistiche e finanziarie. Il saldo annuale positivo del 4% conferma che la domanda di costruzioni, sia pubbliche sia private, rimane sostenuta.