In Italia le città restano lontane dalla piena sostenibilità. È la fotografia scattata da ‘Ecosistema Urbano 2025’, il rapporto di Legambiente realizzato in collaborazione con ‘Ambiente Italia’ e ‘Il Sole 24 Ore’, che analizza le performance ambientali di 106 capoluoghi di provincia. Il quadro è in chiaroscuro: nessuna città raggiunge il 100% degli obiettivi, mentre la media nazionale cala al 54,24%, in flessione rispetto al 56,41% di due anni fa.
A guidare la classifica sono Trento e Mantova, con punteggi rispettivamente del 79,78% e 78,74%, le uniche due realtà a superare la soglia del 75%. Al terzo posto si piazza Bergamo, che guadagna 13 posizioni rispetto alla precedente edizione, attestandosi al 71,82%. Completano la top ten Bolzano, Pordenone, Reggio Emilia, Parma, Rimini, Bologna e Forlì, confermando il netto predominio delle città del Nord. Bologna, nona, è la migliore tra le grandi aree metropolitane.
Al contrario, il Sud resta in affanno: Cosenza è l’unica città meridionale nella top 20 (16ª posizione), mentre in fondo alla classifica si trovano Crotone, Vibo Valentia e Reggio Calabria, tutte sotto i 25 punti su 100.
Smog e perdite idriche restano le emergenze
Tra le criticità più gravi, smog e rete idrica colabrodo. Diminuiscono solo lievemente le città con perdite d’acqua superiori al 50%: sono 20, contro le 24 dello scorso anno. In calo anche la mobilità sostenibile: le piste ciclabili scendono a 10,39 metri equivalenti ogni 100 abitanti (erano 11,02), così come le isole pedonali (48,6 mq ogni 100 abitanti) e le zone a traffico limitato, ora a 368,3 mq ogni 100 abitanti.
Preoccupa inoltre il consumo di suolo, aumentato di 6,3 metri quadrati per abitante tra il 2018 e il 2023, nonostante il calo demografico.
Raccolta differenziata oltre il 65%
Non mancano però segnali incoraggianti. Per la prima volta, la raccolta differenziata media dei capoluoghi italiani supera il 65%, con 15 città sopra l’80%. Crescono anche i passeggeri del trasporto pubblico locale. Milano passa a 424 viaggi pro capite all’anno, Roma sale da 259 a 277, mentre Firenze migliora sensibilmente (da 225 a 247). Venezia resta la migliore, pur in lieve calo.
Alla luce di questi dati, Legambiente lancia un appello al Governo Meloni per una legge nazionale sulla rigenerazione urbana e per una stabilizzazione dei bonus edilizi legati all’efficienza energetica: “Il Paese ha bisogno di città sostenibili, resilienti, a zero emissioni”, ha sottolineato il Presidente Stefano Ciafani, chiedendo un intervento strutturale contro il consumo di suolo e a sostegno della transizione ecologica.
Nel corso della presentazione del report a Roma, al Palazzo Senatorio, sono stati citati esempi virtuosi come Milano (riqualificazione dell’ex area Ansaldo), Bologna (quartieri misti tra residenze e servizi), Pisa (nuovo parco urbano di Cisanello) e Lucca (messa a dimora di alberi nelle scuole).
Città in transizione, ma senza una strategia nazionale
“Le principali città del Paese faticano ancora a rispondere alle emergenze urbane e alla crisi climatica”, ha spiegato Mirko Laurenti, responsabile scientifico del rapporto.“Manca una strategia nazionale in grado di guidare scelte di lungo periodo e rendere le città più sostenibili e vicine alle esigenze dei cittadini”.