Carolina del Sud, sparatoria di massa in un bar: quattro morti e oltre venti feriti

Una serata di musica e socialità si è trasformata in tragedia nella notte tra sabato e domenica a Charleston, Carolina del Sud, dove una sparatoria di massa ha provocato quattro morti e oltre venti feriti all’interno di un bar affollato. Secondo le autorità locali, l’attacco è avvenuto intorno alle 23:40 durante un evento dal vivo al “Blue Lantern”, un locale noto per ospitare concerti e feste universitarie. Testimoni riferiscono di aver udito “almeno trenta colpi” sparati in rapida successione. “Sembrava un campo di battaglia,” ha dichiarato una cliente sopravvissuta, ancora sotto shock. La polizia ha confermato che tra le vittime ci sono tre uomini e una donna, tutti tra i 20 e i 35 anni. I feriti, alcuni in condizioni critiche, sono stati trasportati in cinque diversi ospedali della contea. Le prime indagini indicano che l’attacco potrebbe essere legato a una faida tra gang locali, ma non si esclude la pista dell’attentato premeditato. Il capo della polizia di Charleston, Luther Reynolds, ha dichiarato che “almeno due persone hanno aperto il fuoco con armi automatiche” e che “la dinamica suggerisce un’azione coordinata”. Un sospettato è stato arrestato nelle ore successive, mentre altri due sono ancora ricercati. Il presidente Donald Trump ha condannato l’accaduto, parlando di “violenza insensata che non può essere tollerata” e ha promesso un rafforzamento dei controlli federali sulle armi da fuoco. Intanto, il governatore della Carolina del Sud, Henry McMaster, ha proclamato lo stato di emergenza locale e ha chiesto l’intervento della Guardia Nazionale per garantire la sicurezza nei luoghi pubblici. La comunità è sotto shock. Decine di cittadini si sono radunati domenica mattina davanti al bar per una veglia spontanea, accendendo candele e lasciando fiori. “Non possiamo abituarci a questo,” ha detto il pastore di una chiesa vicina. “Ogni vita persa è una ferita aperta per tutti noi.”