Diane Keaton, attrice simbolo del cinema americano e premio Oscar per Io e Annie (1977), è morta all’età di 79 anni nella sua casa di Beverly Hills. La notizia è stata confermata dalla famiglia e dal suo agente, che hanno parlato di “una scomparsa serena, circondata dall’affetto dei suoi cari”. Nata Diane Hall a Los Angeles nel 1946, Keaton ha segnato un’epoca con il suo stile inconfondibile, la voce roca e la capacità di fondere ironia e vulnerabilità in ruoli memorabili. Dopo gli esordi a teatro, la svolta arrivò con Il padrino (1972), dove interpretò Kay Adams, la moglie di Michael Corleone. Ma fu l’incontro con Woody Allen a consacrarla: Io e Annie le valse l’Oscar come miglior attrice protagonista e diede vita a un personaggio diventato archetipo — nevrotico, brillante, irresistibilmente umano. Nel corso della sua carriera, Keaton ha lavorato con registi come Francis Ford Coppola, Nancy Meyers, Warren Beatty e Martin Scorsese, alternando commedie sofisticate (Baby Boom, Tutto può succedere) a drammi intensi (Reds, Marvin’s Room). Il suo stile androgino, fatto di completi maschili, cappelli a tesa larga e occhiali oversize, ha influenzato generazioni di donne e ridefinito i canoni estetici di Hollywood. Negli ultimi anni si era dedicata alla fotografia, alla scrittura e alla promozione di giovani talenti. Mai sposata, madre adottiva di due figli, Keaton ha sempre rivendicato la propria indipendenza con ironia e grazia. “Non ho mai avuto bisogno di un uomo per sentirmi completa,” dichiarò in un’intervista del 2019. “Mi bastano un buon cappello e una risata.” Il mondo del cinema piange una delle sue voci più autentiche. E mentre Hollywood le rende omaggio, resta il suo lascito: una filmografia che ha saputo raccontare la complessità dell’animo umano con leggerezza, profondità e uno stile inimitabile.
