0

La telefonata Zelensky-Trump: “Dopo il Medio Oriente può fermare anche la guerra russa”

Ondata di attacchi su Odessa e altre città; Kiev colpisce in profondità una raffineria a Ufa. Londra e Kyiv firmano su tecnologie di difesa. Berlino e Roma ribadiscono il sostegno. Orban lancia una campagna contro i “piani bellici” Ue.
domenica, 12 Ottobre 2025
2 minuti di lettura

Ieri Volodymyr Zelensky ha parlato con Donald Trump, congratulandosi per l’intesa in Medio Oriente e rilanciando: “Se si ferma quella guerra, si possono fermare anche le altre, compresa quella russa”. Sul tavolo il rafforzamento della difesa aerea ucraina e, secondo Axios, un possibile dossier Tomahawk: discussioni avviate, nessuna decisione finale. Intanto il cancelliere tedesco Friedrich Merz ha assicurato a Zelensky che il sostegno tedesco continuerà e che sarà ampliata la cooperazione nell’industria della difesa, insieme all’aumento della pressione su Mosca. A margine del forum DFNC3, Londra e Kiev hanno firmato una dichiarazione d’intenti sul programma LYRA: gruppo di lavoro congiunto, sviluppo/produzione di sistemi d’arma e un accordo per la co-produzione di artiglieria.

Per Antonio Tajani Putin “non può ritirarsi subito: l’industria è ormai di guerra, 1,5 milioni di militari stipendiati”. La via resta quella di sanzioni e taglio dei flussi finanziari per “convincerlo a fare marcia indietro”. Il vicepremier spinge anche sull’allargamento: “Riunificare all’Europa Balcani occidentali, Moldavia, in prospettiva Ucraina e Georgia. Autodeterminazione dei popoli, no a restaurazioni”. A Venezia, accogliendo Maia Sandu, il Capo dello Stato ha auspicato un ingresso rapido di Moldova e Macedonia del Nord nell’Ue, definendo “maturo” il tempo per l’allargamento e lodando il ruolo della Commissione di Venezia. Dall’altra parte, Ungheria e Serbia tendono verso una politica differente. Il premier ungherese Viktor Orbán ha annunciato una raccolta firme nazionale: “L’Europa scivola verso la guerra, a Bruxelles sognano che paghiamo noi mentre gli ucraini combattono. Non vogliamo far parte di questo piano”. Il presidente serbo Aleksandar Vučić si dice “molto deluso” dall’offerta russa di un rinnovo del contratto gas solo fino a inizio anno: Belgrado puntava a un accordo triennale. Lunedì previsto un incontro con Gazpromneft; sullo sfondo, il timore di Mosca per possibili mosse su NIS, sanzionata dagli Usa.

Il fronte

Nella notte Mosca ha colpito infrastrutture energetiche in più regioni: blackout diffusi nell’area di Odessa, incendi a impianti elettrici e in un complesso alberghiero; una donna ferita, due persone tratte in salvo. A Kiev, dopo l’attacco tra giovedì e ieri, DTEK ha ripristinato la corrente sulla riva sinistra del Dnipro e l’acqua in tutti i quartieri. Nelle ultime 24 ore almeno 4 morti e 18 feriti; abbattuti 54 droni su 78 lanciati. Fonti ucraine riferiscono di un attacco con droni SBU alla raffineria Bashneft-UNPZ di Ufa, nel Bashkortostan, 1.400 km oltre il confine: terzo episodio in un mese. Colpita l’unità ELOU-AVT-6; una colonna di fumo si è alzata sull’impianto che rifornirebbe le forze russe.

Ukrainska Pravda riporta il respingimento di un massiccio assalto russo nella direzione Ocheretynskyi, verso Volodymyrivka: impiegate 35 unità corazzate; distrutti o danneggiati vari mezzi e neutralizzati nuclei di fanteria che si erano asserragliati tra le macerie. I militari attribuiscono il successo a ingegneria del campo, minamenti, artiglierie, Guardia Nazionale e sistemi senza pilota. Ria Novosti sostiene che in un attacco russo a una raffineria nell’area di Kharkiv sarebbero morti “ufficiali britannici e ucraini”, citando un sedicente coordinatore della resistenza. Il lancio si chiude con la consueta narrativa su presunti “obiettivi civili” ucraini; in realtà, immagini e testimonianze documentano da mesi colpi russi contro condomini, scuole e infrastrutture civili.

All’assemblea CCEE di Fatima, l’arcivescovo Sviatoslav Shevchuk ha ricordato che quasi un quarto del territorio ucraino — 139.000 km² secondo i dati ufficiali, fino a 175.000 secondo altre stime — è contaminato da mine e ordigni inesplosi: un freno al rientro, all’agricoltura e alla ripresa sociale. Da parte sua il Regno Unito ha reso noto una missione di 12 ore di due velivoli RAF con Stati Uniti e Alleanza vicino al confine russo, dopo le recenti incursioni di droni e aerei di Mosca nello spazio aereo Nato.

Pyongyang tra Mosca e Pechino

A Pyongyang parata per gli 80 anni del Partito dei Lavoratori, con Li Qiang e Dmitrij Medvedev in tribuna; esposto anche un ICBM. Kim Jong Un, ricevendo Medvedev, ha ribadito la linea: sostegno alla Russia per “eliminare le cause profonde” della crisi ucraina e proteggere la sovranità.

Lascia un commento

Your email address will not be published.

Questo modulo raccoglie il tuo nome, la tua email e il tuo messaggio in modo da permetterci di tenere traccia dei commenti sul nostro sito. Per inviare il tuo commento, accetta il trattamento dei dati personali mettendo una spunta nel apposito checkbox sotto:

Potrebbero interessarti

“Trump. La rivincita”. Storia di una resurrezione politica

Mass media, esperti di sondaggi, intellettuali, politologi erano tutti…

“Strane precipitazioni” a Sumy, tre persone con malesseri inspiegabili

Tre persone hanno accusato malesseri a causa di “strane precipitazioni”…