In occasione della Giornata mondiale della salute mentale, la Federazione italiana giuoco Calcio lancia la campagna ‘Ad alta voce’, curata e realizzata dall’agenzia di comunicazione Enne Factory. L’iniziativa vuole richiamare l’attenzione su un tema di enorme rilevanza sociale: secondo i dati dell’Organizzazione mondiale della sanità, una persona su otto nel mondo vive con un disturbo legato alla salute mentale, con ripercussioni che incidono non solo sul corpo, ma anche sul benessere complessivo e sulla qualità delle relazioni. La campagna nasce dalla collaborazione tra la Divisione Calcio Paralimpico e Sperimentale della Federcalcio e l’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma. Al centro, le voci e i volti delle Nazionali A maschile e femminile, che si fanno portavoce di pensieri, emozioni e riflessioni raccolte tra i circa 3.000 tesserati della DCPS e tra i pazienti del reparto di neuropsichiatria dell’ospedale romano.
I protagonisti
Cinque protagonisti per ciascuna Nazionale hanno aderito all’iniziativa. Per la Nazionale femminile hanno partecipato il ct Andrea Soncin e le calciatrici Agnese Bonfantini, Laura Giuliani, Eleonora Goldoni e Annamaria Serturini. Per la Nazionale maschile, invece, i protagonisti sono il ct Gennaro Gattuso e i calciatori Manuel Locatelli, Daniel Maldini, Riccardo Orsolini e Sandro Tonali.
Le frasi pronunciate dagli Azzurri e dalle Azzurre si basano su esperienze autentiche, nate da vissuti quotidiani, e riflettono la voce di chi affronta fragilità psicologiche o momenti di disagio. L’obiettivo è dare visibilità a chi fatica a farsi ascoltare, contribuendo così a rompere i tabù che ancora circondano la salute mentale.
“Una carezza e una responsabilità”
“La Figc rinnova il suo impegno nel campo della sostenibilità sociale – ha dichiarato il Presidente Gabriele Gravina – con un’attenzione particolare alla salute mentale, anche grazie al lavoro quotidiano della Divisione Calcio Paralimpico e Sperimentale e all’eccellenza dell’Ospedale Bambino Gesù. Con il coinvolgimento delle Azzurre e degli Azzurri, ‘Ad alta voce’ vuole essere una carezza verso chi soffre e, al tempo stesso, una forte e concreta assunzione di responsabilità. Parlare di questi argomenti, non tacerli, è l’unico modo per ridurre il malessere e favorire la piena inclusione, nello sport e nella società civile”.
Sulla stessa linea il Presidente del Bambino Gesù, Tiziano Onesti, che ha sottolineato: “Siamo profondamente grati alla FIGC per aver lanciato insieme a noi la campagna ‘Ad Alta Voce’. Affrontare la salute mentale con trasparenza e dignità è un dovere verso le nuove generazioni”.
Un impegno coerente con la strategia Uefa
‘Ad alta voce’ si inserisce nel più ampio piano di sostenibilità sociale della Urda, di cui la FIGC è parte attiva, confermando il ruolo del calcio come strumento di inclusione, ascolto e cambiamento culturale. L’iniziativa non vuole essere solo simbolica, ma un tassello concreto in una strategia di sensibilizzazione che mette la persona, e non il risultato, al centro del gioco. In parallelo alla campagna, sabato al Viola Park di Bagno a Ripoli (Firenze) si terrà un evento – non solo sportivo – organizzato dalla Dcps della Figc in collaborazione con la Fiorentina. Tra le tante iniziative in programma, spicca il panel ‘A testa alta – Il calcio come spazio di salute mentale e crescita personale’, un momento di incontro e confronto con numerosi ospiti pronti a condividere le proprie esperienze e testimonianze.