Dal 1° ottobre al 31 ottobre 2025 sarà possibile fare domanda per la Carta della Cultura, un contributo di 100 euro per l’acquisto di libri destinato alle famiglie con un ISEE inferiore a 15mila euro. Una misura concreta, promossa dal Ministero della Cultura e realizzata tramite il Centro per il libro e la lettura, per sostenere chi è più esposto alla povertà educativa e offrire un supporto reale in un momento in cui anche la cultura è messa alla prova dal caro-vita.
L’iniziativa, basata su una solida infrastruttura digitale (PagoPA, Consap, Sogei), si inserisce nel più ampio percorso di modernizzazione dell’amministrazione pubblica portato avanti con coerenza e visione dal Governo guidato da Giorgia Meloni. L’adesione al servizio è semplice: si richiede tutto tramite l’App IO, un’unica piattaforma che continua a dimostrarsi uno strumento efficace e sicuro per i cittadini. Una carta digitale, accessibile con SPID o CIE, disponibile direttamente nel portafoglio digitale dell’app e spendibile in librerie convenzionate per libri cartacei o digitali dotati di codice ISBN. Questa non è una misura estemporanea. È frutto di una legge del 2020 (n. 15/2020) e disciplinata dal Decreto interministeriale n. 73 del 2021, ma che solo oggi trova piena attuazione. E lo fa con un Governo di centrodestra che ha deciso di investire con responsabilità sulla cultura popolare, non come orpello elitario ma come strumento di riscatto sociale.
C’è di più: è possibile fare domanda anche per le annualità pregresse, dal 2020 al 2024, fino a un massimo di 500 euro. Le graduatorie saranno formate in base al valore ISEE crescente e all’ordine cronologico di presentazione, fino all’esaurimento delle risorse.
Questa misura si affianca ad altri interventi come il Bonus Sport per le attività extra-scolastiche dei ragazzi, confermando la volontà dell’esecutivo di tutelare le famiglie, soprattutto quelle numerose o in difficoltà. In un Paese dove una famiglia su tre sceglie libri scolastici usati per far fronte ai rincari, questi aiuti rappresentano una boccata d’ossigeno. La cultura, quella vera, fatta di libri, lettura e conoscenza, è uno degli strumenti più efficaci per garantire pari opportunità e libertà. In questa direzione va la Carta della Cultura: non un privilegio, ma un diritto restituito. È la conferma che uno Stato moderno non deve solo essere digitale, ma anche vicino ai cittadini. E oggi, finalmente, lo è.



